Negli ultimi anni, il mondo dell’elettronica ha assistito a una significativa crescita favorita sia dall’evoluzione delle tecnologie tradizionali, sia dall’avvento dell’AI. Tuttavia, è sempre bene ricordarlo, alla base dell’innovazione c’è sempre lo “human touch”, poiché nessuna tecnologia, sebbene la più d’avanguardia possibile può essere sviluppata se non grazie alla creatività umana.
Ed è proprio delle qualità umane che MAS Elettronica vuole parlare, in particolar modo l’8 marzo, giornata mondiale della donna.
La figura femminile nel mondo industriale
Il mondo industriale e tecnologico dal punto di vista inclusivo è molto mutato ed è in profondo cambiamento. Rispetto ad alcuni decenni fa è cresciuto il numero di figure femminili che hanno iniziato a ricoprire ruoli di rilievo, sia nel mondo della ricerca che in quello tecnologico e manageriale. Qualche esempio? Samanta Cristoforetti che non ha bisogno di presentazioni, oppure Fabiola Gianotti, direttrice del CERN di Ginevra… e la lista dei cervelli femminili nazionali sarebbe molto molto molto lunga, quindi non ce ne vogliano coloro che non sono state menzionate.
Ora, nel campo dell’elettronica embedded, qual è l’attuale scenario sulla presenza di ingegneri elettronici nel nostro Paese?
Donne nell’elettronica?
Secondo una statistica condotta dalla SIE – Società Italiana di Elettronica riferita al biennio 2021-22, le donne laureate in ingegneria elettronica rappresentavano il 15% del totale.
- È curioso accostare la quantità di iscritti in ingegneria elettronica di quel periodo, poco meno di 4.000, con quelli delle facoltà informatiche con oltre 10.000 unità.
E sempre nel biennio 2021-22 quanti a confronto fra le due specializzazioni hanno conseguito la laurea?
- Circa 1.000 elettronici contro oltre 2.500 informatici; due volte e mezza, informatica batte elettronica 2,5 a 1.
Con queste cifre si può ipotizzare che le facoltà informatiche siano assai più ricercate rispetto a quelle elettroniche, ma è veramente così?
Sempre secondo i risultati della statistica SIE si stimava già 2 anni fa che la richiesta di ingegneri elettronici fosse di ben 4.000 persone l’anno. Possiamo dire che se è grazie all’informatica che oggi possiamo trarre beneficio da una enorme quantità di servizi e dispositivi è altrettanto vero che non può esserci informatica senza elettronica!
Il commento
Carolina Sanhueza, CO-CEO di MAS Elettronica commenta: “È molto facile per una persona, quando sente parole come “tecnologia digitale”, “digitalizzazione”, ma anche più semplicemente quello che riguarda il web, associare tutto ciò con qualcosa che riguardi in qualche modo l’informatica”.
“Va comunque ricordato che l’informatica ha come pilastro portante l’elettronica, e allo stesso modo dell’informatica vi sono le stesse dinamiche di studio, progettazione e realizzazione. Senza l’universo hardware, l’informatica resterebbe soltanto un lungo elenco di codici e di istruzioni, quindi probabilmente è per questa dinamica associativa che le discipline elettroniche sono meno frequentate e purtroppo le statistiche lo confermano”.
Non solo per l’elettronica ma anche per le cosiddette discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) la situazione non cambia molto: secondo una statistica condotta dall’UIS (Unesco Institute for Statistics) le figure femminili che ricoprono incarichi nel mondo della ricerca coprono il 30% circa del totale.
Com’è la situazione in casa MAS Elettronica?
MAS Elettronica è una realtà con una vocazione altamente tecnologica e che ha una presenza femminile all’interno del proprio organico pari al 30%.
Sono figure che ricoprono mansioni cruciali nell’ambito della comunicazione, dell’amministrazione e la parte degli acquisti dove è necessario possedere skill tecniche. Quest’ultima figura segue l’acquisto della componentistica necessaria a realizzare il prodotto collaborando a stretto contatto con gli uffici tecnico e produttivo.
“La mansione ricoperta dalla nostra collega rappresenta una delle ruote motrici che consente la corretta gestione dei flussi produttivi da MAS Elettronica verso la propria clientela” prosegue Sanhueza che aggiunge “E non è tutto perché come scelta aziendale, fin dal principio abbiamo deciso di assegnare ai nostri prodotti nomi femminili come Frida, Mina, Aurora, ecc… perché crediamo che il futuro è donna”.
La festa dell’8 marzo
Oggi è l’8 marzo ed è l’occasione perfetta per rivolgersi in particolare alle giovani che si stanno orientando verso il percorso di studi avanzato e che non hanno ancora deciso “cosa fare da grande”. Abbiamo parlato attraverso i numeri e le percentuali mettendo bene in evidenza quanta è la strada da percorrere per avere molte più figure femminili nei ruoli tecnici e tecnologici in particolare nel campo dell’elettronica embedded.
Abbiamo portato il nostro piccolo esempio sulla presenza femminile al proprio interno. Ora occorre guardare al futuro e una cosa è certa: le discipline tecniche e STEM non hanno predilezione di genere, piuttosto preferiscono qualità come passione e curiosità. Avere passione per la tecnologia, per la meccanica o l’elettronica e declinarla attraverso gli studi può disegnare un inaspettato percorso di vita lavorativa con la possibilità di sfruttare la propria creatività.
Auguri a tutte le donne, buon 8 marzo!
Fonte foto apertura Pixabay_RAEng_Publications