“L’intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019”. È quanto si legge sul sito del Mef nell’approfondimento alla legge di Bilancio 2022, da poco pubblicato.
E inoltre, “data la situazione emergenziale, finora l’azione di politica economica ha concentrato le risorse sulle sfide di breve termine. Gli scostamenti di bilancio approvati nel corso dell’anno hanno permesso al Governo di introdurre provvedimenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi economica, di contrasto alla povertà, di supporto al sistema produttivo per mantenerne la competitività e non disperdere capitale umano e fisico. La risposta messa in campo finora ha dato dei risultati positivi alla luce dei dati e delle previsioni più recenti che delineano un’economia dinamica e in forte ripresa. Con la Legge di Bilancio per il 2022 l’approccio cambia, diventa di più ampio respiro definendo anche interventi di politica economica per il medio termine”.
L’approfondimento fornisce un quadro riassuntivo ed esaustivo su tutte le misure previste. E in particolare anche quelle dedicate alla crescita e al sostegno delle imprese, dove sono presenti richiami al Piano Transizione 4.0, al rifinanziamento della Nuova Sabatini e dei Fondi per l’internazionalizzazione, al Patent box, all’accesso agevolato al credito e liquidità e infine ai contributi in materia di entrate locali (per esempio IMU, concessioni di utilizzazione e di occupazione del suolo pubblico).
Franco Metta