Negli ultimi anni si è assistito anche in Italia a una massiccia diffusione del concetto di ‘green building’ e a una progressiva attuazione delle linee guida per un’edilizia più sostenibile.
Quando si parla di sostenibilità degli edifici, un riferimento d’obbligo è lo standard Leed (Leadership in Energy and Enviromental Design), sviluppato negli Stati Uniti negli anni ‘90 e diffusosi in tutto il mondo.
Esso identifica un sistema di classificazione per la progettazione, la costruzione e la gestione di edifici sostenibili ad alte prestazioni in termini di efficienza energetica. Si tratta di un sistema di certificazione su base volontaria sviluppato dal Green Building Council, un’associazione non profit nata sempre negli anni ’90 con lo scopo di favorire la diffusione di una cultura edilizia sostenibile.
Il sistema è applicabile sia a interventi di nuova edificazione, sia a ristrutturazioni integrali e si basa sull’attribuzione di crediti; dalla somma dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto dall’edificio.
L’introduzione del Leed in Italia permetterà di sensibilizzare l’opinione pubblica in relazione all’impatto ambientale della costruzione e progettazione di edifici. Il Green Building Council ha compilato una lista di benefici derivanti dall’implementazione una strategia Leed, con vantaggi che vanno dal miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua alla riduzione dei rifiuti solidi. I maggiori costi iniziali (di progettazione e realizzazione) vengono mitigati dai risparmi ottenuti nel tempo grazie a minori costi operativi (rispetto allo standard industriale). Alcuni studi suggeriscono che, a fronte di un incremento iniziale dei costi di costruzione stimato intorno al 2%, si possa ottenere un risparmio pari a oltre 10 volte tanto nell’arco del ciclo di vita dell’immobile.
Leed: www.leed.net