Archiviato un 2022 positivo il meccanotessile italiano guarda con ottimismo all’anno in corso. Nel 2023, dopo otto anni, ITMA, la più importante fiera del settore, torna in Italia, negli spazi di Fiera Milano-Rho (8-14 giugno). È l’occasione per esaltare l’eccellenza della tecnologia italiana e per stimolare nuovi investimenti nella filiera tessile.
Promossa da ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchinario tessile, si è tenuta la conferenza stampa internazionale di presentazione della partecipazione italiana a ITMA, la principale manifestazione fieristica meccanotessile, in programma dall’8 al 14 giugno negli spazi di Fiera Milano – Rho.
Organizzata da CEMATEX, il comitato che a livello europeo raggruppa le associazioni meccanotessili di nove Paesi (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito), ITMA è una fiera itinerante che si tiene ogni 4 anni dal 1951 e che coinvolge mediamente 150.000 visitatori. Una vetrina fondamentale per le nuove soluzioni operative, un vero e proprio market place in grado di offrire ai partecipanti straordinarie possibilità di business.
Appuntamento a ITMA Milano
Di fronte a una platea composta da numerosi protagonisti del mercato, da associati ACIMIT e da rappresentanti dei media (molti dei quali provenienti dall’estero) è spettato a Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – aprire la scaletta degli interventi della conferenza stampa.
Sintomatica la sua presenza a testimonianza del peso specifico che il settore meccanotessile italiano recita negli scenari macroeconomici del sistema Italia. Incisivo il suo saluto di benvenuto: “L’industria meccanotessile italiana rappresenta per il nostro Paese uno dei comparti produttivi di punta per la sua spiccata proiezione sui mercati internazionali. Le nostre tecnologie tessili sono considerate di livello qualitativo elevato, e per noi di Agenzia ICE questo rappresenta un elemento di grande orgoglio e soddisfazione, che ci spinge a sostenere in maniera sempre più convinta e decisa le aziende italiane, attraverso una collaborazione efficace, ormai consolidata e collaudata, con l’Associazione di categoria”.
“ITMA rappresenta un’occasione unica per l’industria meccanotessile italiana, per l’elevato numero di espositori e per le decine di migliaia di visitatori che abitualmente attira. Come ICE abbiamo dunque predisposto, d’intesa con ACIMIT, un articolato progetto finalizzato alla promozione del settore meccanotessile italiano attraverso la valorizzazione dei tre driver che lo contraddistinguono: tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità. Avremo un incoming di 140 top buyer esteri provenienti da 25 diversi paesi; a corredo, una intensa e diffusa campagna di comunicazione, in Italia e all’estero che contribuisce significativamente ad incrementare la presenza alla manifestazione di operatori professionali da tutto il mondo”.
“Diversi gli eventi di formazione, incentrati principalmente sulle novità presentate dalle aziende italiane a ITMA 2023, con particolare attenzione al tema delle tecnologie sostenibili e ai processi di digitalizzazione. E poi ci sarà la premiazione degli Italian Textile Technology Awards, organizzati da ICE e ACIMIT. Verranno premiati i 18 studenti più meritevoli, provenienti dalle Università tessili presenti in quei Paesi in cui sono attivi o invia di realizzazione i Centri Tecnologici di Formazione Tessili Italiani: Bangladesh, India, Mongolia, Pakistan, Perù e Vietnam”.
Un comparto in salute
Alessandro Zucchi, presidente ACIMIT, ha, poi, fornito un quadro sull’andamento del meccanotessile in Italia, esponendo i dati di preconsuntivo 2022. Due dati di partenza: ad oggi sono circa 300 le aziende del settore attive in Italia e circa 12.900 gli addetti impiegati.
Sia la produzione sia le esportazioni italiane di macchine tessili hanno registrato un aumento superiore al 10% rispetto all’anno precedente. In particolare, il valore della produzione meccanotessile italiana nel 2022 ha superato i 2,6 miliardi di euro. L’87% di questo valore, pari a circa 2,3 miliardi di euro, è stato realizzato all’estero. L’export italiano si è diretto soprattutto in Asia e in Europa. Complessivamente, le due aree hanno assorbito il 79% delle vendite estere. Cina, Turchia, India e Stati Uniti sono state le principali destinazioni delle vendite italiane all’estero nel 2022.
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“I risultati positivi non cancellano, tuttavia, gli ostacoli che le aziende devono ancora affrontare in questo periodo ha affermato il presidente di ACIMIT. Le criticità conseguenti alla pandemia da Covid-19 sono state amplificate dal persistere del conflitto russo-ucraino. Anche in questo primo scorcio del 2023 permangono condizioni avverse al business, quali l’alta inflazione, i freni al funzionamento delle catene del valore, prezzi delle materie prime energetiche al di sopra della media degli ultimi anni. Tuttavia, le previsioni elaborate dal nostro Ufficio Studi indicano un miglioramento nella seconda parte dell’anno e nel triennio 2024-26 che ci fanno ben sperare”.
Di fronte a queste previsioni ITMA 2023 potrebbe rappresentare il volano capace di stimolare gli investimenti nel settore tessile, non solo quello italiano. “Le nostre aziende confidano molto nell’evento del prossimo giugno, ha commentato Zucchi. Lo dimostrano le cifre sulla presenza italiana alla manifestazione: quasi 400 espositori, circa 36mila metri quadrati, con un aumento della superficie occupata di oltre il 20% rispetto all’edizione precedente tenutasi a Barcellona. Il 30% dell’area espositiva totale a ITMA sarà targato Italia”.
Shaping the Future
Durante la conferenza stampa sono state presentate le diverse iniziative che ACIMIT, con il supporto di Agenzia ICE ha messo in campo per promuovere la partecipazione italiana alla manifestazione fieristica di giugno “Grazie all’indispensabile sostegno economico e organizzativo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Agenzia ICE, ha precisato Zucchi, stiamo promuovendo la presenza delle aziende italiane a ITMA attraverso un nutrito numero di iniziative. Tra queste voglio ricordare le diverse delegazioni di operatori tessili stranieri che porteremo in fiera, oltre a quelle che tra il 2022 e il 2023 abbiamo ospitato in Italia per consolidare i rapporti commerciali con molti Paesi di interesse per i nostri costruttori. Un’altra iniziativa importante è la mostra fotografica che sarà allestita negli spazi fieristici e che ripercorrerà la storia del meccanotessile italiano attraverso le immagini delle sue aziende protagoniste”.
Particolarmente significativa è stata anche la campagna promozionale attraverso i canali social e quelli tradizionali. Il concept che contraddistingue tutta l’attività di comunicazione ACIMIT verso ITMA 2023 è SHAPING THE FUTURE. “Il settore meccanotessile italiano, ha spiegato il presidente di ACIMIT, negli ultimi anni ha dimostrato di saper guardare avanti, di mettere a frutto ingegno e potenzialità interne, per creare innovazione e consolidare una leadership tecnologica ormai affermata e riconosciuta a livello internazionale. Shaping the future è un concetto che indica la volontà dei costruttori italiani di essere protagonisti dello sviluppo dell’intera filiera tessile, capaci di tracciare percorsi virtuosi che testimoniano il carattere propositivo dell’intero comparto e che permettono di plasmare il futuro del settore attraverso i tre pilastri, sostenibilità, digitalizzazione e tecnologia, che sono anche i temi cardine di ITMA 2023”.
Sostenibilità, digitalizzazione e tecnologia per trasformare il mondo del tessile
milanese di ITMA, da sempre manifestazione caratterizzata dall’alto livello innovativo delle proposte tecnologiche, si parlerà soprattutto di sostenibilità e digitalizzazione. Alessandro Zucchi: “La filiera tessile si sta indirizzando verso processi produttivi sempre più competitivi, dove la riduzione dei costi produttivi, attraverso un minore consumo di acqua, energia e materie prime, si combina con l’attenzione all’ambiente. Altrettanto importante è la trasformazione digitale in essere delle aziende, un processo, quello della digitalizzazione, che permetterà ai fornitori di tecnologia e ai loro clienti di operare in modo sempre più costruttivo ed efficiente”.
In chiusura di conferenza, proprio sui temi della sostenibilità e della digitalizzazione hanno preso la parola, portando la loro testimonianza, anche i portavoce di cinque aziende associate ACIMIT: Flainox, Itema, Marzoli, Salvadè, Sperotto Rimar. Il loro intervento ha evidenziato la validità dei progetti che ACIMIT ormai da qualche anno sta portando avanti in materia di sostenibilità e digitalizzazione, vale a dire il progetto Sustainable Technologies, con la Green Label come fulcro dell’iniziativa, e la certificazione digitale denominata ACIMIT Digital Ready.
Entrambi i progetti testimoniano l’impegno dei costruttori italiani in due ambiti di importanza strategica per il consolidamento della leadership italiana nel settore anche nel futuro. Con la Green Label, la targa verde che certifica le performance ambientali ed economiche dei macchinari tessili italiani, le aziende aderenti si impegnano a ridurre l’emissione di CO2 delle proprie macchine, attraverso un costante miglioramento tecnologico. Con la Digital Ready, invece, si intende standardizzare i dati produttivi e gestionali delle macchine tessili italiane e la loro capacità di integrazione digitale presso il cliente. “Siamo convinti, ha concluso il presidente di ACIMIT, che il futuro della filiera tessile che vogliamo plasmare abbia come fondamento un’offerta tecnologica sostenibile e digitalizzata”.