Automazione Plus

Le celle di carico HBM sono certificate per l’impiego in aree con pericolo di esplosioneERT

Le celle di carico HBM sono conformi allo standard internazionale per l'impiego in aree a pericolo di esplosione

Le celle di carico HBM sono certificate per l’impiego in aree con pericolo di esplosione. A causa della presenza di molteplici sostanze facilmente infiammabili, a partire dal 1° luglio 2003, in Europa, gli apparecchi e i sistemi di protezione di cui è previsto l’impiego in aree con pericolo di esplosione devono essere conformi alla direttiva 94/9/CE (ATEX 95).

Fra le principali modifiche introdotte da questa direttiva, vi sono la valutazione separata dei pericoli derivanti da fonti meccaniche di accensione e la nuova valutazione e identificazione delle aree a pericolo di esplosione a causa di polveri infiammabili.

Con l’attuale certificazione dell’esame di tipo è stata confermata l’autorizzazione all’uso di quasi tutti i modelli di celle di carico HBM in ambienti con pericolo di esplosione. Risultano quindi coperti sia il gruppo di apparecchi I, impiegati nelle attività minerarie, sia il gruppo di apparecchi II con le categorie 1, 2 e 3, che corrispondono alle zone 0,1, 2, 20, 21 e Oltre a questa nuova conferma, le celle di carico di tipo C16 con tipo di protezione incapsulamento resistente a pressione Ex d IIC T6 per l’impiego in aree a pericolo di esplosione ottengono un’ulteriore certificazione secondo IECEx.

In questo modo è consentita anche l’esportazione extra UE. Poiché i comuni indicatori di carico sono installati al di fuori dell’area a pericolo di esplosione, le celle di carico resistenti a pressione, di norma, non necessitano di ulteriori componenti di sicurezza, pertanto possono essere installate in modo semplice e senza eccessivi aggravi. Già due anni prima dell’entrata in vigore, nel 2001, HBM aveva ottenuto le prime certificazioni di esame di tipo ATEX.

La primissima certificazione risale addirittura al 1966. Con la nuova certificazione d’esame di tipo le celle di carico HBM si confermano allo stato dell’arte, non solo a livello di normativa europea ma anche di norme IEC.