Circa 50 aziende aderenti ad ANIE Confindustria, la Federazione che raggruppa le imprese italiane dell’elettronica e dell’elettrotecnica, saranno presenti quest’anno alla 3° edizione di SPS IPC Drives Italia, in programma alla Fiera di Parma dal 21 al 23 maggio. ANIE Automazione, che rappresenta il comparto dell’automazione industriale all’interno della Federazione, avrà a propria disposizione uno stand espositivo.
“Nella conferenza stampa di apertura della manifestazione presenteremo i dati di settore e la nuova edizione dell’Osservatorio Tecnico-Economico dell’Associazione” – annuncia l’ing Giuliano Busetto Presidente di ANIE Automazione – “abbiamo inoltre partecipato ai lavori del Comitato Scientifico portando a quel tavolo il punto di vista dei fornitori di componenti e sistemi per l’automazione e contribuendo così a definire un interessante programma convegnistico”.
ANIE Automazione, precedentemente nota come AssoAutomazione, è l’associazione italiana più rappresentativa nel campo dell’automazione di fabbrica e di processo, potendo contare tra i suoi membri la quasi totalità delle principali aziende operanti nel settore. Nel 2012, in Italia il volume d’affari delle imprese fornitrici di componenti e sistemi per l’automazione industriale è stato pari a circa 4 miliardi di euro.
Il settore è caratterizzato da una forte propensione all’export. Si stima che tra esportazioni dirette e indirette (quelle che avvengono attraverso i costruttori di macchine), si arrivi a coprire oltre il 60% del fatturato totale del comparto.
Come per tutti i principali settori del manifatturiero italiano, anche per l’automazione industriale il 2012 è stato un anno di recessione: il dato di dicembre riporta un calo di circa il 7% rispetto al 2011, leggermente peggiorativo rispetto alla media del manifatturiero italiano (-5% nel medesimo periodo), ma sostanzialmente in linea con l’andamento degli altri comparti di ANIE Confindustria.
Malgrado le difficoltà, che si registrano specialmente sul fronte della domanda interna degli utilizzatori finali, l’Italia resta il 2° mercato europeo nell’automazione, dopo la Germania, e uno dei primi nel mondo.