In occasione del Digital Day 2021, i ministri degli Stati membri dell’UE hanno firmato in rappresentanza dei rispettivi Paesi tre dichiarazioni volte a mettere in comune gli sforzi e le risorse per promuovere la connettività internazionale, incentivare la diffusione di tecnologie digitali pulite e migliorare il contesto normativo per le start-up e le scale-up. Questi impegni concreti contribuiranno ad accelerare la green transformation e quella digitale dell’Europa e contribuiranno alla visione e agli obiettivi del decennio digitale europeo.
Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba e tra i membri fondatori della European Green Digital Coalition: “L’impegno per un futuro e un IT sostenibile sono da sempre cardini della nostra visione aziendale. Da anni portiamo avanti un piano che ci ha consentito di essere già oggi un’azienda Carbon Footprint Negative grazie all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, agli investimenti in centrali idroelettriche e fotovoltaiche di proprietà e alla progettazione e costruzione di data center ad impatto zero. È con orgoglio che Aruba aderisce alla European Green Digital Coalition per contribuire ad una transizione al digitale che si realizzi nel rispetto dell’ambiente”.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “I nuovi impegni assunti oggi rafforzano le nostre ambizioni condivise di un approccio alla digitalizzazione incentrato sull’uomo. Con la firma di diversi Stati membri, le dichiarazioni consolidano impegni in tre settori: la connettività, le start-up e le tecnologie digitali pulite, in appoggio alle nostre ambizioni volte a un’Europa più competitiva, più inclusiva e più verde”.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Il Digital Day è un’occasione importante per consentire agli Stati membri di incontrarsi a proposito di obiettivi fondamentali nell’ambito del digitale. I nuovi impegni assunti oggi dagli Stati membri dimostrano anche la determinazione dell’UE a collaborare per una leadership digitale più marcata entro il 2030”.
Pedro Siza Vieira, ministro dell’Economia e della transizione digitale del Portogallo, ha dichiarato: “La presidenza portoghese del Consiglio mira a svolgere un ruolo decisivo di accelerazione della transizione digitale. Crediamo che gli impegni assunti oggi dagli Stati membri aiuteranno l’Europa a posizionarsi come leader globale nella sfera digitale, definita nella strategia per il decennio digitale”.
Organizzata dalla Commissione e dalla presidenza portoghese del Consiglio, la quarta edizione del Digital Day riunisce deputati al Parlamento europeo, ministri degli Stati membri, dirigenti del settore e vari altri stakeholder. Gli Stati membri partecipanti hanno assunto impegni concreti in 3 settori fondamentali: connettività, start-up e tecnologie digitali pulite.
Connettività: l’Europa rafforzerà le reti globali di connettività attraverso i suoi gateway di dati.
27 Paesi europei hanno firmato la dichiarazione “European Data Gateways as a key element of the EU’s Digital Decade”, in cui si impegnano a rafforzare la connettività tra l’Europa e i suoi partner in Africa e Asia, nei paesi vicini all’ Europa e in America Latina. Si presterà particolare attenzione ai cavi terrestri e sottomarini, ai satelliti e ai collegamenti di rete finalizzati a scambi di dati più intensi e sicuri. L’UE dispone già di norme rigorose in materia di protezione dei dati e di una connettività interna di alta qualità. Migliorando le sue reti di connettività globali, essa può diventare un centro dati mondiale, sicuro e agile.
Società start-up: le start-up e le scale-up beneficeranno delle migliori pratiche
25 paesi dell’UE hanno firmato la dichiarazione “EU Startup Nations Standard”, volta a garantire che tutte le start-up e le scale-up europee beneficino delle migliori pratiche adottate dagli ecosistemi di start-up di successo. A tal fine la Commissione, insieme agli Stati membri e agli stakeholder del settore, ha individuato una serie di migliori pratiche che contribuiscono a creare un ambiente favorevole alla crescita. Queste riguardano tra l’altro il trattamento delle domande di visto presentate da persone di talento provenienti da paesi terzi, il trattamento fiscale delle stock option e metodi per aumentare la quantità e la diversità del capitale privato. L’obiettivo è che tali pratiche diventino la regola generale e siano centrali nella transizione dell’UE verso un’economia sostenibile, digitale e resiliente.
La trasformazione verde digitale: mobilitare investimenti nelle tecnologie digitali pulite
26 paesi europei hanno firmato la dichiarazione “A Green and Digital Transformation of the EU” per accelerare l’uso delle tecnologie digitali verdi a vantaggio dell’ambiente. Gli Stati membri collaboreranno per accelerare la diffusione e lo sviluppo di tecnologie digitali avanzate come le reti 5G e 6G, la fibra ottica, il calcolo ad alte prestazioni e l’internet of things, quali soluzioni chiave per conseguire la neutralità climatica e guidare la green digital transformation in settori prioritari quali l’energia, i trasporti, l’industria manifatturiera, l’agroalimentare e l’edilizia. Altri ambiti di intervento comprendono la promozione del green cloud, l’intelligenza artificiale (IA) e le tecnologie blockchain, come pure l’hardware sostenibile, gli appalti pubblici verdi, e il sostegno alle società start-up e alle PMI nel settore delle tecnologie verdi.
Inoltre, 26 direttori esecutivi del settore delle TIC hanno aderito alla “European Green Digital Coalition”, impegnandosi per conto delle loro società a ridurre in modo significativo la rispettiva impronta di carbonio entro il 2030 e a conseguire la neutralità climatica già entro il 2040. Le soluzioni possibili comprendono gli investimenti nello sviluppo di tecnologie digitali più efficienti sotto il profilo energetico e dei materiali, la collaborazione con le pertinenti ONG e organizzazioni di esperti per misurare e monitorare l’impatto ambientale netto delle soluzioni digitali green e molto altro. I firmatari inoltre si impegnano a creare, insieme ad altri leader del settore, orientamenti per l’applicazione di soluzioni digitali green, al fine di accelerare la transizione verso la sostenibilità di settori quali l’energia, i trasporti, l’edilizia e l’agricoltura.
L’edizione 2021 del Digital Day segna la quarta occorrenza di questo evento. L’ultima edizione del 2019 si è concentrata sull’agricoltura intelligente e sostenibile, sulla digitalizzazione del patrimonio culturale e sulla promozione della partecipazione delle donne al settore digitale e tecnologico. Nel frattempo, queste iniziative hanno registrato progressi significativi:
• la Commissione ha istituito vari progetti pilota su larga scala e una rete di poli dell’innovazione digitale detti SmartAgriHubs per stimolare la digitalizzazione dell’agricoltura in Europa. Ne fanno parte IoF2020, un progetto innovativo incentrato sugli agricoltori che promuove l’adozione dell’internet degli oggetti nell’agricoltura, e DEMETER, che consente l’attivazione di piattaforme interoperabili su iniziativa degli agricoltori;
• nell’attuale bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, l’Europa intensificherà ulteriormente i suoi sforzi attraverso le proposte relative alla PAC per il periodo successivo al 2020, Orizzonte Europa e il programma Europa digitale. Con iniziative quali la sperimentazione dell’intelligenza artificiale in agricoltura, la Commissione promuoverà l’adozione di tecnologie digitali nel settore;
• il gruppo di esperti sulla digitalizzazione del patrimonio culturale europeo DCHE si è riunito 3 volte dall’avvio dell’iniziativa di digitalizzazione del patrimonio culturale e sono stati compiuti notevoli progressi, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione in 3D del patrimonio culturale materiale;
• il quadro di valutazione della presenza delle donne negli ambiti digitali 2020 mostra che il divario di genere continua a ridursi. Nel maggio 2019 il sottoprogramma MEDIA di Europa creativa ha lanciato la prima edizione di “Donne in movimento”, che comprende la pubblicazione di una panoramica delle buone pratiche. Lo scorso anno la Commissione ha inoltre presentato la sua strategia per la parità di genere per il periodo 2020-2025.