Da quattro anni Siemens è premium partner di Yamaha Motor Racing, la società di Yamaha che gestisce il progetto MotoGP per conto della Casa Madre giapponese.
Nel settore delle corse l’adozione delle migliori tecnologie è di importanza cruciale per il successo. Ma nella MotoGP, ancor più rispetto alla Formula Uno, la tecnologia deve sempre essere al servizio della “variabile umana”: il pilota è infatti parte integrante dell’equilibrio dinamico della motocicletta. Per queste ragioni in questo ambito le evoluzioni tecnologiche devono andare di pari passo – ed essere integrate – con le indicazioni del pilota.
Le tecnologie Siemens adottate in Yamaha Motor Racing consentono alla Casa motoristica di misurare e analizzare le vibrazioni in pista e sul banco in laboratorio, con l’obiettivo principale di migliorare e ottimizzare il comportamento del telaio della moto. Si tratta di alcune soluzioni hardware e software della gamma STS (Simulation and Test Solutions, l’ex LMS ora parte di Siemens PLM Software), che consentono a Yamaha di lavorare sulle risonanze (per evitare il “chattering”), misurare le vibrazioni nel tempo, eseguire analisi in frequenza, analisi sulle deformazioni, analisi modale e anche di leggere i dati da centralina tramite bus CAN.
Se, come dicevamo, Siemens è partner di YMR da 4 anni, ben più longeva è la collaborazione tra le due case: il primo contatto tra Yamaha Motor Co. Ltd e l’allora LMS risale addirittura a oltre 15 anni fa.
Le soluzioni Siemens consentono a Yamaha di gestire grandi moli di dati in poco tempo; utilizzare software per l’acquisizione e l’analisi di diverse variabili; effettuare un primo processing dei dati on line; utilizzare direttamente i dati della centralina (tramite CANbus); esportare dati a sistemi di reporting per scambiare informazioni con altri sistemi.
In un settore, come quello delle corse motociclistiche, in cui il tempo è il principale driver, l’adozione delle soluzioni Siemens aiuta Yamaha a migliorare l’efficienza, aumentare la flessibilità, rendendo possibili cambiamenti rapidi del setup, minimizzare i problemi e ridurre il “time-to-next-race”, il tempo di preparazione della gara successiva.