Il mondo del fashion sta modificando i propri processi produttivi in ottica di adeguamento rispetto alla digitalizzazione del comparto e alle nuove richieste del mercato nate a seguito della pandemia. Un cambiamento che vede l’ottimizzazione delle risorse, delle energie e un’implementazione dell’efficienza dei macchinari per supportare i lavoratori e i produttori nel soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori finali.
Durante il webinar del 12 aprile “La supply chain del fashion”, promosso da Manhattan Associates Italy in collaborazione con Editrice TEMI, sono stati evidenziati i trend che caratterizzano oggi il settore e che sono, quindi, il punto di riferimento per un business di successo. Il webinar ha visto la partecipazione di esperti del digitale di aziende come Knapp Italia, Chairman, GXO e sedApta – gruppo internazionale formato dall’unione di aziende ad alto profilo tecnologico che si occupa di Manufacturing IT, Supply Chain e Industry 4.0.
Nello specifico, Roberto Vismara – Engagement Director di Manhattan Associates Italy – ha mostrato i dati emersi da una survey interna sulle esigenze dei consumatori, evidenziando come per il 70% di essi sia essenziale avere interfacce e sistemi di contatto con l’azienda efficacemente interconnessi ed interscambiabili, indipendentemente dalla piattaforma di utilizzo. Per il 63% è essenziale che l’azienda abbia un servizio di assistenza clienti attivata tramite i loro social network. Il 32% dei consumatori predilige evadere gli ordini online direttamente in negozio: dati che rimandano ad una chiara tendenza al digitale ed ai servizi ad esso connessi.
Ecco che l’innovazione tecnologica alla base dell’industria 4.0 che caratterizza il Sistema Paese è la risposta a queste dinamiche. La capacità di interconnessione tra i macchinari, la raccolta dei dati e la loro elaborazione strategica in riferimento alla domanda di mercato permette alle aziende di essere altamente competitive e rispondere efficacemente ad un contesto oggi più che mai rapido e dinamico. La supply chain è il supporto che realtà di alto profilo stanno oggi utilizzando per reinventare la propria produzione, la distribuzione e per ridefinire il rapporto con la clientela.
“Il passaggio del fashion da un contesto ‘stabile’ ad una nuova era, dove è richiesta una sempre maggior flessibilità nell’adattarsi ad una domanda molto più dinamica e nel sapere rispondere in tempi brevi a nuove situazioni locali e globali, richiede una rivisitazione dei processi e degli strumenti a supporto” spiega Paolo Barbagallo, Industry Manager Fashion&Luxury and Process Industries del gruppo sedApta. “In questo nuovo contesto, l’integrazione della filiera, sia nei processi produttivi che logistici, sta assumendo un ruolo sempre più chiave e sta portando il fashion a chiudere il gap con le altre industry. Tutto questo al servizio di una pianificazione integrata della produzione e della successiva distribuzione dello stock”.