Il Gruppo Argos ST ha messo a punto un’innovativa tecnica che combina il trattamento di anodizzazione dura a un riporto in PTFE altamente performante, con l’obiettivo di aumentare notevolmente le proprietà antifrizione e antiattrito di specifiche parti in movimento, in particolare dei perni centrali delle cerniere utilizzate nel settore automobilistico, meccanico e nautico.
Le fasi del trattamento: anodizzazione, rivestimento e assemblaggio
La prima fase prevede il trattamento di ossidazione anodica dura, svolto presso lo stabilimento Argos ST di Opera. Questa procedura consiste nell’immersione del metallo in un bagno acido in cui viene fatta passare della corrente. Combinando basse temperature a diverse densità dell’elettricità si ottiene uno spesso strato di ossido di alluminio caratterizzato da un’elevata durezza e resistenza della superficie metallica.
Durante la seconda fase viene poi applicato un innovativo rivestimento sviluppato dagli stabilimenti Argos ST di Origgio e Minerbio: si tratta di una combinazione di , che garantisce una considerevole riduzione dell’attrito, elevate performance antigrippanti e di lubrificazione a secco. Impregnare la superficie precedentemente anodizzata con questo rivestimento consente di mantenerne inalterate le caratteristiche, anche a seguito dell’usura dello strato superficiale, senza rischi di distacco e sfogliatura.
Infine, dopo una serie di accurati controlli e test finali, la terza e ultima fase prevede l’assemblaggio dei perni nel sistema a cerniera, che raggiungono così i nastri di montaggio delle fabbriche.
“La necessità di elaborare una soluzione come questa è nata da un’esigenza specifica di un importante produttore del settore automobilistico, che aveva necessità di aumentare le proprietà antifrizione dei perni centrali delle sue cerniere high-tech – racconta Vittorio Sacchi, managing director della sede Argos ST di Opera (MI) – Tuttavia, le sue elevate proprietà di resistenza all’abrasione, all’usura e alla corrosione delle parti in movimento, la rendono ideale anche per moltissimi altri settori produttivi, dal meccanico e nautico fino al farmaceutico e al tessile, nonché ogni qualvolta si richiedano proprietà antifrizione e antiattrito particolarmente elevate”.