Può una soluzione di automazione pensata e sviluppata in un settore specifico venire applicata con successo anche in un ambito industriale totalmente diverso? Sì, se la soluzione di automazione in questione è caratterizzata da un elevato tasso di versatilità. È il caso della robotica collaborativa, forma di robotica abilitante e fra le più rappresentative dell’industry 4.0.
Universal Robots ha deciso di intraprendere un vero e proprio viaggio all’interno dei distretti industriali del paese (metalmeccanico, packaging e plastica, legno, calzaturiero, motor valley, general industry) per confrontarsi con le imprese dei diversi distretti, proponendo loro soluzioni di automazione collaborativa pensate per efficientare processi e incrementarne la produzione.
“In Universal Robots adottiamo da sempre una strutturata politica di ascolto del mercato” – commenta Gloria Sormani, Country Manager Italy di Universal Robots – “che è alla base dello sviluppo di ogni nuovo prodotto. La nostra ramificata rete di partner sul territorio (distributori, integratori, sviluppatori) ci permette di recepire con chiarezza i reali bisogni delle imprese e grazie a questi input abbiamo sviluppato una serie di soluzioni applicative innovative che vogliamo presentare alle aziende dei distretti industriali. Nel corso di questi eventi restituiremo la nostra analisi dei bisogni del settore e presenteremo la nostra proposta applicativa. È un dialogo diretto con le imprese, con l’Italia che produce e a cui offriamo soluzioni pratiche. Nel corso di questo roadshow non verranno proposte semplici demo, ma celle complete, integrate, versatili e capaci di assolvere a più di un compito produttivo”.
Dall’automotive alla general industry
La terza tappa del tour della produttività (replica dell’evento di maggio ma con nuovi contenuti e la presentazione esclusiva di UR20) ha avuto un focus sulle applicazioni sviluppate in ambito automotive e applicabili con successo all’interno della general industry: “si tratta di applicazioni sviluppate all’interno di uno dei settori industriali più standardizzati e severi per quanto riguarda le soluzioni di automazione” – commenta ancora Sormani – “e per questo in grado di garantire efficienza, produttività e sicurezza. Sono applicazioni che possono essere testate con successo anche in altri settori, una possibilità garantita proprio dai cobot, forme di automazione incredibilmente versatili”.
All’evento hanno partecipato anche i partner tecnologici dell’ecosistema UR+ (l’ecosistema online che raccoglie accessori, strumenti, software, sviluppati da terze parti e pensati per una piena compatibilità con i robot collaborativi sviluppati da UR) che hanno presentato le proprie soluzioni di punta per l’automazione di processi come pallettizzazione, levigatura, saldatura, controllo qualità su verniciatura, assemblaggio, infralogistica con abbinamento cobot e AMR.