Eaton lancia un’unità di sgancio destinata al mercato globale, la Power Xpert Release (PXR) che consente ai tecnici di testare e configurare gli interruttori da un PC attraverso una porta USB. L’unità è integrata negli interruttori aperti (ACB) Izmx di Eaton. Questa configurazione consente di interagire con l’unità di sgancio e memorizzare i dati dei test più facilmente, migliorando così le attività di controllo e manutenzione.
Gli interruttori automatici che operano ad alte correnti, come quelli usati negli impianti di distribuzione ad alta potenza impiegati nell’industria, vengono configurati e testati periodicamente dagli utilizzatori finali per garantire che funzionino in modo affidabile in caso di sovracorrenti, evitando così onerosi fermi impianto. Questa nuova unità consente ai tecnici di simulare cortocircuiti e sovraccarichi tramite il software Power Xpert Protection Manager (Pxpm) di Eaton, che può essere scaricato gratuitamente.
“Questa piattaforma è stata sviluppata in risposta alla richiesta degli utenti di un sistema facile da usare. Prima era necessario prendere nota dei dati dei test; ma con la nuova versione del software è possibile generare report professionali di tre pagine in formato .pdf, comprensivi di gruppo data-orario, informazioni personalizzate, singole impostazioni e curve di intervento e i risultati delle prove di iniezione secondaria”, spiega Ralf Nikolic, Product Manager ACB presso Eaton. “Questa procedura consente ai tecnici di ridurre notevolmente il tempo necessario per i test, agevolando molto le operazioni di manutenzione e avendo a disposizione un report sul test a scopo documentativo”.
Attualmente, la tecnologia PXR supporta il collaudo e la configurazione degli interruttori aperti Izmx di Eaton; la nuova unità di sgancio elettronica rappresenta il prodotto del futuro e verrà integrata in tutti gli interruttori scatolati (Mccb) Eaton e in tutti gli interruttori di media tensione, fissando così un nuovo rigoroso standard di collaudo di tutti gli interruttori automatici. Ora gli addetti ai test possono fare a meno di strumenti specializzati grazie all’hardware integrato per le prove di iniezione secondaria.
Tra le nuove caratteristiche dei dispositivi Izmx, dotati della tecnologia PXR, figurano anche la capacità di acquisire le forme d’onda della corrente e della tensione oltre ai valori minimi e massimi dei conduttori di fase e neutro. Inoltre, la forma d’onda può essere sfruttata come indicatore della qualità generale dettata dalle armoniche; la precisione di misurazione è ora pari all’1%. Il display dot-matrix ad alta risoluzione è stato migliorato per essere sempre attivo e per mostrare costantemente lo stato della zona di selettività, le condizioni delle batterie e la corrente nominale. Tutti i dati possono essere trasferiti con i protocolli di comunicazione Modbus, Profibus o ethernet e, per maggiore sicurezza, è possibile abilitare la protezione con una password per impedire modifiche non autorizzate. È stata aggiunta inoltre la codifica QR per facilitare l’identificazione e accedere a informazioni aggiuntive.
“L’impegno di Eaton è finalizzato ad aiutare gli utenti ad aumentare il livello di sicurezza del personale e l’affidabilità delle proprie apparecchiature; per questo forniamo un elevato livello di funzioni di sicurezza, con la protezione della zona di selettività che ora è integrata negli interruttori automatici per ridurre il tempo di intervento e l’energia richiesta in caso di apertura provocata da cortocircuito selettivo”, prosegue Nikolic. “La funzione opzionale Arms (Arcflash Reduction Maintenance System) serve inoltre a ridurre ulteriormente il tempo di intervento e l’energia richiesta per proteggere ancora più efficacemente il personale addetto alla manutenzione. Inoltre, il sistema Arcon è in grado di controllare archi entro i 2 ms prima che raggiungano la corrente massima, e il sistema di diagnostica consente il monitoraggio termico permanente dei quadri elettrici a bassa tensione principali. Questi sistemi abbinati consentono di rilevare eventuali errori non appena si verificano, in modo tale da intervenire prima che costituiscano un pericolo per gli operatori o le apparecchiature”.