Un pacchetto di riforme importanti destinate a cambiare profondamente l’assetto del nostro Paese. Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Italia, nel solco tracciato dall’Unione Europea, si appresta a dare vita ad un piano rivoluzionario, sia per la portata degli investimenti previsti, che per le riforme da attuare.
Cosa prevede il Recovery Plan e in che modo inciderà sullo sviluppo economico e sociale? A Digitale Italia, puntata dedicata al piano di interventi e riforme con focus sulla digitalizzazione.
Ospiti del format web promosso da Aidr, Francesco Tufarelli, Coordinatore dell’Ufficio Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Davide D’Amico, Dirigente PA e Coordinatore dell’Osservatorio Aidr sul Recovery Plan.
“La digitalizzazione è un pilastro centrale del Recovery Plan. Allo sviluppo e alla dotazione omogenea di competenze e tecnologie digitali è dedicata non a caso la prima delle sei aree tematiche di intervento” ha sottolineato nel corso del suo intervento il Coordinatore dell’Ufficio Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Tufarelli. “Il vero aspetto rivoluzionario sta però nella portata traversale attribuita dal piano alla digitalizzazione, che coinvolge ogni aspetto delle riforme e degli interventi da attuare”.
“Grazie al Recovery Plan” ha proseguito nel suo intervento il Coordinatore dell’Osservatorio Aidr, Davide D’Amico, “l’Italia si appresta a colmare il gap esistente rispetto al resto d’Europa. Gli interventi previsti andranno infatti ad incidere significativamente sul recupero di quegli indici che vedono il nostro Paese ancora in forte ritardo sul fronte della digitalizzazione. C’è poi un aspetto del Recovery, che per la nostra associazione Aidr, che da anni si occupa di diffusione di cultura digitale, è basilare: la digitalizzazione diventa uno strumento trasversale di sviluppo nel settore, pubblico e privato e di integrazione sociale”.