Vi ricordate l’uomo dell’ascensore? Quello che aveva il compito di schiacciare il bottone del piano dove dovevate andare? Ebbene, non passerà molto tempo e finiremo per fare la stessa fine: fungeremo anche noi da interfacce fra le macchine.
“Inseriremo lo smartphone nell’apposito lettore dell’automobile per fare in modo che i due ‘oggetti tecnologici’ comincino a dialogare e insieme decidano il percorso migliore da seguire in base al traffico rilevato dalla rete, il clima ideale nell’abitacolo a seconda della temperatura esterna registrata dai sensori della vettura, la velocità da tenere e se occorre fare una sosta prima di arrivare a destinazione per far controllare la pressione degli pneumatici…”: parola di David Bevilacqua (in foto), VP South Europe di Cisco, che è così subito andato al ‘nocciolo della questione’ in occasione dell’Internet of Everything Italian Forum, evento conclusivo del Cisco Live tenutosi quest’anno a Milano.
“L’Internet of Everything sta progressivamente sostituendo l’Internet of Things e dobbiamo prepararci a questo. Saremo sollevati da molte incombenze ma finiremo anche per dover fare lavori che una volta qualcun altro faceva per noi, come usare la pistola per inserire il codice dei prodotti nel nostro carrello della spesa al posto della commessa di sempre” ha ribadito Bevilacqua. Le conseguenze e le opportunità per aziende, pubbliche amministrazioni, intere nazioni e soprattutto le potenzialità di miglioramento della qualità della vita di noi tutti che derivano da questo fenomeno sono tutt’altro che risibili.
Ad oggi è collegato alla rete poco più dell1% di tutto ciò che potrà un domani essere collegato: la posta in gioco è alta. Cisco ha calcolato che si tratta di 14.400 miliardi di dollari di valore economico per il solo settore privato, a livello globale, per i prossimi 10 anni e 4.600 miliardi per il settore pubblico. Da solo l’Internet of Everything ha la potenzialità di aumentare i profitti aziendali globali di un 21% aggregato nei prossimi 10 anni e, se parliamo di comunità intelligenti (smart and connected community), citiamo un mercato che per il 2020 avrà un valore globale di 1,5 trilioni di dollari.
Cisco da oltre 25 anni lavora per connettere ciò che non è connesso, ha dunque l’esperienza necessaria per massimizzare il valore e i benefici che possono venire dall’Internet of Everything. Ha capacità di innovazione, esperienza, un ecosistema di partner e rivenditori unico e un’ampia offerta di soluzioni di rete, servizi, architetture di business a supporto di questa nuova rivoluzione industriale. Infine, negli ultimi 5 anni Cisco ha sviluppato esperienze e progetti di ampio respiro in tre aree in cui l’evoluzione verso l’Internet of Everything è più evidente sin da ora: le comunità intelligenti, l’energia intelligente, il settore manifatturiero.
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