“La chiave della intelligenza artificiale è sempre stata la rappresentazione”: con queste parole il neuroscienziato Jeff Hawkins definisce una tecnologia che al giorno d’oggi rappresenta sempre più un’opportunità da cogliere e sviluppare a livello globale. Le prime conferme in merito giungono da una serie di testate e portali economici internazionali, i quali mettono in mostra la crescita esponenziale dell’AI market nel corso del 2022 e in vista delle prossime annate.
A questo proposito, emerge l’approfondimento di Globenewswire, secondo cui il mercato globale dell’intelligenza artificiale raggiungerà quota 387 miliardi di dollari di fatturato entro la fine dell’anno. Ma questo è solo l’inizio: si prevede questo comparto avrà un ulteriore incremento che lo porterà a superare il triliardo di ricavi entro il 2029 (+260% rispetto all’anno corrente) con un Cagr del 20% nel corso dei prossimi 7 anni.
Entrando nel dettaglio, gli USA guidano la classifica, rappresentando il 41,2% dell’intero settore. Seguono la Cina, che raggiungerà i 64,7 miliardi di fatturato entro il 2027, con una crescita media annuale composta del 39,1%, il Canada e il Giappone, rispettivamente con un Cagr del 29% e 27,6%. In Europa, stando a quanto indicato da Statista, si dovrebbe registrare un incremento considerevole con ricavi in aumento fino a sfiorare i 27 miliardi entro il prossimo triennio.
Tra le potenze del Vecchio Continente emerge il Regno Unito, dove il mercato dell’intelligenza artificiale dovrebbe svilupparsi con un Cagr del 36% fino al 2025, e la Germania con una crescita del 34,1% durante il medesimo lasso di tempo. Sulla stessa lunghezza d’onda si conferma la Francia, che è pronta ad effettuare un investimento da 2,2 miliardi di euro per aiutare start-up e imprese ‘AI centered’ a crescere e svilupparsi in maniera costante e decisa.
E in Italia? Anche il BelPaese registra numeri molto importanti: secondo un’analisi della Rome Business School, il mercato made in Italy dell’AI nel solo 2021 ha registrato un incremento del 27%, arrivando a 380 milioni di euro di fatturato e raddoppiando il proprio valore in soli due anni. Inoltre, il 53% delle aziende medio grandi del BelPaese dichiara di aver avviato almeno un AI project nel corso dell’ultimo anno solare.
Tra queste c’è anche QuestIT, azienda attivo nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale che, dopo essersi messa in luce con l’organizzazione del primo “Avacontest” e con la realizzazione della prima guida turistica virtuale a supporto di locali e turisti per il Palio di Siena, ha deciso di cavalcare ulteriormente l’onda economica dell’IA con un’acquisizione strategica. La company, infatti, ha di recente acquisito il 90% di UPmedia AI Tech & Robotics, azienda specializzata nella progettazione e nella vendita di totem multimediali e robot basati sull’AI conversazionale, per offrire ai propri clienti e partner prodotti finali sempre più all’avanguardia.
“L’intelligenza artificiale ha appena iniziato la propria campagna di conquista del globo” afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. “Con il crescere delle funzionalità e dei campi di applicazione, è destinata a prendere sempre più spazio all’interno del panorama europeo e mondiale. I dati poi non mentono: anche in Italia cresce sempre più il numero di aziende, perlopiù grandi, che si affidano all’intelligenza artificiale per ampliare il proprio business, gestire il personale e guardare al futuro con maggiore entusiasmo ed efficacia. Dopo la realizzazione di progetti importanti, come l’Avacontest e la guida virtuale di scena al Palio di Siena, e numerose collaborazioni con alcune delle più importanti università del territorio nazionale abbiamo deciso di acquisire Upmedia con degli obiettivi precisi: vogliamo crescere in termini di fatturato, a questo proposito prevediamo di superare i 4,5 milioni di ricavi entro la fine dell’anno corrente (+87% rispetto al 2021), e offrire a clienti e partner un’esperienza il più phygital possibile. Dai canali web fino ai device di ultima generazione, tra cui emergono i Totem, i robot, i tablet e le teche olografiche, l’intelligenza artificiale dev’essere il traino per fare in modo che gli avatar possano comprendere e rispondere alle domande degli utenti”.
Oltre a numeri di mercato e acquisizioni strategiche, il presente dell’AI viene caratterizzato anche da trend innovativi e futuristici. Ad esempio, Market Prospects afferma che l’intelligenza artificiale sarà di fondamentale importanza nell’analisi dei dati aziendali: questi a loro volta verranno utilizzati come base per programmare azioni e investimenti da parte delle realtà imprenditoriali.
L’ambito lavorativo corre di pari passo con altri settori come quello della robotica e dell’IT. A questo proposito, Linkedin mette in primo piano il fatto che la crescente adozione di soluzioni basate su cloud ha aumentato la richiesta di sistemi integrati proprio con l’intelligenza artificiale. E ancora, The Times parla dello sport come di uno scenario fortemente influenzato dalla “AI age”: dalle strategie di gioco agli allenamenti fino alla gestione del ticketing per offrire il migliore servizio possibile ai fan. Per concludere, non manca il collegamento con il mondo della medicina: nello specifico, Mobihealth News descrive il ruolo dell’AI in ambito chirurgico. Ciò significa che i professionisti del settore possono utilizzare la tecnologia per effettuare scansioni più precise e accurate e, di conseguenza, organizzare al meglio gli interventi utili a rimuovere o eliminare i malori individuati.
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