Web Server
Un caratteristica molto interessante, utilizzando I/O remoto connesso con un bus di campo Ethernet Tcp/Ip, consiste nella possibilità di gestire le informazioni relative all’I/O (ad esempio verificare lo stato dei canali e modificare la configurazione dell’unità) utilizzando un software generico quale un browser Internet per visualizzare i dati di processo. Per disporre di questa funzionalità è necessaria la presenza di un web server embedded, che si trova all’interno dell’unità di I/O posta in campo, e che mette a disposizione le informazioni sullo stato dell’I/O per mezzo di pagine Xml personalizzabili. Conoscendo l’indirizzo Ip (o nome se registrato) della unità che si desidera interrogare, quindi senza nemmeno conoscere la posizione geografica del sistema di acquisizione, si può avere accesso ai dati in real time. Qualsiasi computer dotato di connessione Ethernet è in grado di collegarsi alla rete e, selezionando il corretto indirizzo Ip, accedere all’unità di I/O con quel determinato indirizzo. Niente altro che Ethernet Tcp/Ip, nulla di proprietario. Nessun cavo né connettore speciale. Diventa inoltre possibile implementare soluzioni per verificare il funzionamento di un’unità o di un singolo canale di I/O con strumenti di facile utilizzo in campo quali i telefoni cellulari con tecnologia Wap che permettono la visualizzazione di pagine html semplificate sul proprio display Lcd, o con messaggi Sms (Short Message Service).
Snmp
I network industriali sono in costante evoluzione verso strutture più ampie, rendendo poco realizzabile il “polling” di tutte le unità (componenti di rete, switch, hub, workstation, Pc, Ethernet I/O e SmartSensors) per determinarne lo stato. La forte spinta verso un’integrazione verticale, insieme alla forte convergenza tra industria (asset aziendali) e apparati di ufficio (It), permette l’accesso trasparente ai dati ma aumenta la complessità della rete. Un protocollo necessario per inviare informazioni relative a eventi specifici direttamente a un host è Snmp (acronimo di Simple Network Management Protocol), particolarmente interessante in grandi installazioni anche in presenza di software standard per il “network management”. Snmp è basato su un modello client/server. La stazione di gestione (client) richiede informazioni dal componente controllato e un agente (server) installato in ogni apparato fornisce alla stazione di gestione dati specifici per la gestione, oltre a poter ricevere i dati di configurazione. I dati forniti dagli agenti sono definiti nel Mib (Management Information Base) una struttura dati di diverse variabili (management objects) che possono essere ricevuti o trasmessi dal sistema di gestione. Le variabili usate per le richieste sono descritte in un linguaggio indipendente dal target. Di conseguenza è possibile introdurre dati specifici dell’apparato in un Mib privato rendendoli disponibili al sistema. Grazie a questo meccanismo standardizzato di accesso e alle procedure di descrizione standard, è possibile integrare componenti di diversi produttori nel medesimo network. Le “trap” Snmp vengono peraltro riconosciute da tutti i principali software di gestione delle reti informatiche quali Unicenter Tng (Computer Associates) o Openview (Hp) o Tivoli (Ibm), aprendo prospettive per un’interessante integrazione tra il mondo It (Information Technology) e il mondo dell’automazione di fabbrica. Negli esempi di applicazione è descritto il caso di Fastweb, ove Snmp è stato usato in maniera estensiva con ottimi risultati.
Smtp
Un altro protocollo importante è Smtp (acronimo di Simple Mail Transfer Protocol) che permette di inviare messaggi di e-mail a indirizzi predefinibili in risposta a eventi anche complessi relativi ai canali di I/O. Grazie alla possibilità di inviare e-mail diventa ad esempio possibile allertare personale di manutenzione in caso di guasti o malfunzionamenti dell’impianto.
Xml
Xml è il metalinguaggio universale sviluppato dal World Wide Web Consortium (W3C) nel 1998 che consente alle applicazioni Internet di “comprendersi a vicenda”, nonché di regolare la comunicazione tra queste e i software aziendali tradizionali. L’adozione sorprendentemente rapida dell’Xml è giustificata dalla speranza che esso possa risolvere alcuni dei principali problemi legati al web, tra cui la lentezza. E pur offrendo probabilmente la più grande biblioteca informatica on-line, l’Html necessita ancora di un’enorme quantità di passaggi necessari per ottenere un’informazione specifica. Entrambi i problemi possono essere ricondotti alla natura elementare del suo linguaggio principale: l’Html. Pur essendo, infatti, probabilmente il linguaggio di publishing elettronico più semplice mai inventato, l’Html manca di funzionalità chiave per affrontare la complessità delle applicazioni di business: esso descrive sostanzialmente come si dovrebbero visualizzare testo, immagini o disegni sullo schermo, ma non possiede la capacità di descrivere semanticamente il contenuto. Inoltre l’Html manca dell’estensibilità necessaria a comunicare con le applicazioni esistenti e future, come invece garantisce un markup semantico. Per risolvere questi problemi, nel 1996 il W3C ha cominciato a lavorare su un linguaggio già esistente dal nome Sgml (Standard Generalized Markup Language) che aveva conseguito la certificazione Iso ed era stato utilizzato per lo sviluppo dell’Html. Semplificando questo standard, il W3C ha sviluppato l’Xml (eXtensible Markup Language), un linguaggio di descrizione dei dati conciso e facile da comprendere, che separa contenuto, presentazione e struttura, rendendo i documenti disponibili per processi automatizzati.
I vantaggi di Xml
I vantaggi dell’Xml possono essere riepilogati in una sola parola: Speed (velocità). La velocità è innanzi tutto la ragione principale che spinge molte aziende a passare al commercio elettronico: risposta più rapida alle esigenze dei clienti, pubblicazione più rapida di informazioni dirette ai clienti e ai partner della catena di approvvigionamento; elaborazione più rapida di ordini ricevuti via Internet. Speed è inoltre un acronimo che elenca i vantaggi principali dell’Xml: Storing, Publishing and Exchanging Electronic Documents (memorizzazione, pubblicazione e scambio di documenti elettronici). In Xml le informazioni specifiche di un’applicazione sono contenute all’interno di “tag”, marcati da parentesi , che descrivono il contenuto di un documento. Ogni tag definisce una tipologia di elemento e, delimitando con tag ogni singolo dato, siamo in grado di comprenderne la struttura anche se non conosciamo l’applicazione che l’ha generata. Essendo poi i dati autodescrittivi, anche i partner saranno in grado di comprenderli ed elaborarli.