Creo, la soluzione CAD 3D di PTC, è l’elemento cardine attorno al quale ruotano le attività di progettazione di Dallara, marchio iconico dell’industria automobilistica sportiva ed eccellenza mondiale che, con le sue vetture, è fornitore dei campionati Indy, Formula 2 e Formula 3.
Nel cuore della Motor Valley italiana, a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, sorge la sede di Dallara Automobili, storica azienda specializzata nella produzione di automobili sportive. I record di Dallara sono molti, come quello di essere il costruttore unico delle monoposto che gareggiano nei campionati IndyCar, Indy NXT, Formula 2, Formula 3 e Super Formula. Dallara è all’avanguardia della tecnica non solo in ambito di meccanica, ma anche in fatto di aerodinamica e dinamica del veicolo, grazie alla disponibilità di una galleria del vento e a sistemi di simulazione e testing molto avanzati.
Sinonimo di innovazione e passione per le alte prestazioni, Dallara è un’azienda unica anche per il suo impegno verso la sostenibilità. L’azienda non solo reinveste gran parte dei profitti in ricerca e sviluppo per innovare, ma è impegnata anche in progetti di sostenibilità sociale e ambientale. Potrà apparire strano, ma ottimizzare costantemente le performance delle vetture, che si tratti di auto da competizione, hillclimb o stradali, con l’obiettivo di ridurne l’impatto in termini di consumi è uno degli obiettivi che gli ingegneri di Dallara si pongono quando affrontano qualsiasi nuovo progetto.
Come spiega Andrea Pontremoli, CEO di Dallara Automobili, il lavoro dei tecnici Dallara non può prescindere dall’obiettivo di sfruttare al meglio, ovvero in modo quanto più efficace possibile, l’energia erogata dal propulsore e dal vettore energetico che lo alimenta. Un risultato che si ottiene innovando continuamente, soprattutto attraverso l’alleggerimento delle strutture, lo studio delle migliori aerodinamiche e l’ottimizzazione del comportamento dinamico del veicolo, tutte attività che, come vedremo, non possono prescindere dall’impiego di strumenti di progettazione, simulazione e analisi che le tecnologie digitali oggi offrono.
Uno dei modelli più iconici prodotti dall’azienda è la Dallara Stradale, un’auto che unisce le prestazioni di una vettura da corsa alla versatilità e guidabilità di un’auto da strada. Daniele Guarnaccia, responsabile del progetto, spiega che l’obiettivo era quello di portare sul mercato una macchina leggera, dalle eccezionali caratteristiche aerodinamiche e capace di una straordinaria accelerazione laterale, equiparabile a quella delle vetture racing. Il lavoro di progettazione inizia a metà del 2015 e fin da subito Guarnaccia e i suoi tecnici hanno ben chiara la strada che devono seguire per raggiungere i risultati. Grazie all’utilizzo di strumenti avanzati di progettazione e simulazione e all’esperienza derivata dalle corse, il progetto si concretizza in un’auto dalle prestazioni eccezionali, che ancora una volta consentono all’azienda di accaparrarsi un record.
La Dallara Stradale, la cui dinamica è assimilabile a quella di una vettura da competizione delle categorie top, è in grado di sopportare con pneumatici stradali accelerazioni laterali fino a 2G: una prestazione che ancora oggi, e in tutta la storia dell’automobile, nessun’altra vettura stradale è mai riuscita a raggiungere.
Il contributo di Creo, la soluzione CAD 3D di PTC, è uno strumento che per Dallara, in tutti i suoi progetti, si dimostra determinante, in particolare per accelerare l’innovazione e giungere ai risultati desiderati velocemente e in modo mirato. Come spiega Brian Thompson, vicepresidente e direttore generale della divisione CAD di PTC, Dallara adotta un approccio unico, progettando la vettura attorno al motore e non il contrario, come sono soliti fare molti OEM. Dallara, infatti, esternalizza la produzione dei gruppi propulsori che, per così dire, vengono successivamente ‘vestiti’ dai suoi ingegneri creando loro un abito su misura.
Questa metodologia di sviluppo, supportata dall’utilizzo avanzato di Creo, dà a Dallara un grande vantaggio competitivo, poiché permette di costruire la vettura lungo un processo che coniuga design, performance e innovazione, mettendo al centro le prestazioni di quello che, a tutti gli effetti, è il suo cuore pulsante: il propulsore. Grazie a Creo, nel processo di sviluppo la parte ingegneristica si fonde in un tutt’uno con la ricerca di quell’eleganza iconica e sportiva di cui il veicolo deve disporre, anche con riferimento alle prestazioni aerodinamiche. Creo permette agli ingegneri di progettare ogni dettaglio della carrozzeria, del telaio e delle componenti interne, consentendo a Dallara di affrontare un progetto in modo integrato per realizzare una vettura leggera, caratterizzata da un design sofisticato, che massimizza l’aerodinamica e ottimizza quindi l’efficienza del motore.
“La maggior parte dei nostri clienti – sottolinea Brian Thompson – utilizza Creo per lo più per la progettazione del gruppo propulsore, utilizzando altri strumenti per, ad esempio, modellare il telaio o disegnare le forme della carrozzeria. È fantastico vedere Dallara fare l’opposto e sapere che il loro approccio alla progettazione si basa su Creo quale strumento unico capace di soddisfare tutte le loro necessità“.
Infine, in collaborazione con quattro università dell’Emilia-Romagna, Dallara e altre importanti aziende della Motor Valley hanno sviluppato nove corsi di laurea magistrale in ingegneria, formando nuove generazioni di tecnici dotati di tutte le competenze necessarie per affrontare le sfide future dell’industria automobilistica. Un settore dove gli strumenti di progettazione di ultima generazione oggi fanno la differenza per accelerare l’innovazione e aumentare la competitività di un mercato che, soprattutto nella sua fascia alta, richiede tempi di sviluppo rapidi e prodotti affidabili, performanti, con uno stile unico, iconico. L’esperienza che Dallara ha maturato con Creo di PTC rappresenta un esempio concreto di come si possa coniugare efficacemente e, anzi, potenziare i processi creativo e ingegneristico, per garantire non solo prestazioni e stile, ma anche un concreto impegno verso la sostenibilità e la formazione delle generazioni future.