In attesa di Riviera Engineering Days, la settimana in cui gli Ingegneri dell’Informazione si confronteranno sul valore delle tecnologie informatiche a favore del territorio e dell’economia, gli iscritti all’Ordine saranno tra i protagonisti di MecSpe (Parma, 17-19 marzo), dove vi sarà un’area dedicata alla ‘Fabbrica Digitale’. Un settore nel quale le competenze e le metodologie progettuali degli ingegneri rivestono un ruolo fondamentale. L’impiego delle tecnologie ICT in ambito produttivo e manifatturiero, del resto, non può essere affrontato in modo superficiale, in quanto espone a una serie di problematiche che devono essere affrontate attentamente dal punto di vista progettuale.
L’uso dei Big Data, provenienti sia dal campo sia da tutto ciò che circonda la produzione, è uno dei temi più dibattuti in questo momento e sul quale è focalizzato il convegno “L’automazione nell’era dei Big Data”. Un appuntamento che giunge al termine del premio ‘Automazione Industriale Award’, nel quale gli ingegneri dell’informazione della Lombardia sono stati coinvolti nella giuria chiamata a valutare alcune decine di progetti relativi a installazioni realizzate in tutta Italia. Tra i partecipanti, in particolare, è risultato vincitore l’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, in cui le membrane di ultrafiltrazione sono controllate e gestite da un sofisticato sistema automatizzato.
Proprio per sottolineare il ruolo trasversale degli ingegneri dell’informazione nell’automazione, in apertura del convegno saranno gli ingegneri Andrea Cenni e Alessandro Cafiero, in rappresentanza della Federazione Ingegneri Emilia Romagna e dell’Ordine degli Ingegneri dell’Informazione di Parma, a illustrare l’impatto dei “Big Data nella meccanica specializzata”.
Dario Robatto, del Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione, focalizzerà invece il proprio intervento sulla crescita dei Big Data a tutti i livelli e sulle relative problematiche di gestione. Partendo dal titolo “Big Data: un’opportunità da non sottovalutare”, Robatto sottolineerà come, in ambito industriale, non è sufficiente rispettare le cosiddette tre V dei Big Data: volume, velocità e varietà. In un processo produttivo, infatti, sono altrettanto importanti veridicità e visualizzazione.
Del resto ogni giorno si producono informazioni pari a 2,5 milioni di TeraByte. Il tutto a una velocità sempre crescente, in termini di generazione, lavorazione e reperibilità dei dati.
Il convegno, in calendario il 18 marzo 2016 nell’Area Fabbrica Digitale, inizierà alle 10.30 e ha ottenuto il patrocinio di FedIngER (Federazione Ingegneri Emilia Romagna) e Croil (Consulta Regionale Ordine Ingegneri Lombardia). La partecipazione è gratuita e dà diritto al riconoscimento di 2 CFP per gli iscritti all’Ordine degli Ingegneri.
Il programma del convegno è disponibile a questo indirizzo.