Automazione Plus

Industria ‘leggera’ grazie al robotERT

Il percorso dedicato alla robotica, avviato in occasione della nona edizione di SPS Italia a Parma, prosegue. Messe Frankfurt ha infatti  organizzato a Milano una tavola rotonda dal titolo ‘Robot e Automazione: le sfide per l’integrazione’, in cui le aziende del settore hanno raccontato storie di successo su opportunità e benefici della robotica nelle filiere.

I robot sono il ponte che incarna tutto quello che è il movimento dell’Industria 4.0 e gli elementi che meglio rappresentano la trasformazione delle nostre aziende. Un ponte sempre più agile in grado di rendere ‘leggere’ molte industrie, in particolare packaging, food e beauty. Lo dimostra lo studio studio ‘Mappatura sulle sfide e le potenzialità della robotica in ambito industriale: Focus Packaging in ambito Pharma e Beauty’ promosso proprio da Messe Frankfurt Italia in collaborazione con il Politecnico di Milano e curato dal prof. Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano: una ricerca che ha lo scopo di studiare il mercato, le sue sfide e le potenzialità.

Recenti studi della federazione mondiale della robotica mostrano come l’Italia sia al sesto posto al mondo come impiego della robotica industriale, ma nello stesso tempo molto lontana dai valori di chi la precede. Segno questo che ancora molto deve essere fatto perché questa tecnologia sia fortemente diffusa nel Paese. Il maggiore impiego dei robot in Italia è oggi nel mondo della lavorazione dei metalli e della costruzione di macchine, seguito dall’impiego nel mondo del food e pharma. Marginale è il loro uso nel mondo del tessile e nell’industria del legno, se pur non assente.

La mappatura parte da queste osservazioni e prova a stimolare un confronto tra 20 delle le aziende del comitato scientifico di SPS Italia, rappresentative dei maggiori settori produttivi italiani e dei principali OEM. Quello che emerge è un uso della robotica prevalente nelle linee di produzione e nei relativi processi, ma iniziano a prendere piede importanti sperimentazioni anche in altri settori. Le tecnologie utilzzate sono principalmente quelle tradizionali, ma con grande interesse verso la robotica collaborativa esplorata da 1 azienda su 5.

Guardando con attenzione le specializzazioni si va dall’impiego per assemblaggio di prodotti, fino alla loro manipolazione e la pallettizzazione di prodotti a fine linea. Ma non si può parlare di specializzazioni della Robotica senza pensare ai tool e agli accessori a corredo. Sempre più attenzione è rivolta allo studio dei tool di presa e di manipolazione, che rappresentano il punto chiave per lavorazioni sempre più spinte e precise e per avere sistemi davvero collaborativi.

Anche la potenza di calcolo cresce, così come le unità ausiliari per integrare sistemi di calcolo delle cinematiche con sistemi di elaborazione delle immagini o in generale di intelligenza artificiale. È proprio su queste ultime tecnologie che si orientano le attenzioni e le implementazioni in ambito industriale dove ben 3 aziende su 4 dichiarano di integrare algoritmi di intelligenza artificiale in sistemi robotici e macchinari.

Diventa pertanto fondamentale per le aziende formare e ricercare nuovi skill in grado di far fronte alle trasformazioni e l’adozione di tecnologie ibride che legano meccanica al digitale.

Le sfide aperte sono ancora tante e vanno dalla riduzione dei costi al miglioramento dell’iterazione uomo-robot non solo a livello di collaborazione, ma anche di programmazione, addestramento (del robot) e integrazione con i sistemi di automazione discreta.