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Indagine congiunturale Federmeccanica: aumenta la produzioneERT

I dati di consuntivo relativi al secondo trimestre indicano un miglioramento della produzione, sia totale sia per l’estero, e per la prima volta, dopo un quinquennio diventa positivo il giudizio che le imprese esprimono sui livelli di produzione conseguiti. Relativamente alla produzione totale il 43% delle imprese intervistate ha incrementato i propri volumi produttivi, per il 48% sono rimasti inalterati, mentre il restante 9% li ha ridotti.

Aumentano gli ordini in portafoglio e migliorano le valutazioni espresse sulle consistenze in essere.

Il 38% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver incrementato le consistenze del proprio portafoglio contro il 9% che ha, invece, registrato riduzioni.

Il saldo, pari a +29%, è di poco inferiore al 32% rilevato a fine marzo di quest’anno ma supera di gran lunga il +4% ottenuto nell’analogo periodo del 2005.

Relativamente alle consistenze, il 40% delle aziende esprime una valutazione positiva, mentre il 16% ritiene il livello degli ordini insufficiente a garantire il normale svolgimento dell’attività produttiva.

Il saldo, +24%, evidenzia un significativo miglioramento nei confronti del +7% registrato nella scorsa indagine ed ancor più rispetto al –19% relativo al secondo trimestre dell’anno precedente.

Per quanto riguarda il livello delle scorte, aumenta sia quello relativo alle materie prime (il saldo passa da +5% della precedente rilevazione all’attuale +9%) sia quello dei prodotti finiti (saldo pari a 0 rispetto al –2% di fine marzo di quest’anno).

Relativamente al giudizio sulle consistenze in essere, per le materie prime la valutazione di eccedentarietà si attenua (saldo pari a +3% contro lo scorso +6%) mentre per i prodotti finiti il saldo risulta pari a 0 rispetto al +3% della precedente rilevazione.

Sulla base delle previsioni formulate dalle imprese, la fase espansiva dovrebbe proseguire anche nel corso del terzo trimestre per effetto di un aumento sia della domanda proveniente dal mercato domestico sia per quella di origine estera, mentre non sono attese variazioni di rilievo dei livelli occupazionali.