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In Europa la meccanica italiana è seconda solo alla GermaniaERT

Orgalime, l’associazione europea delle imprese metalmeccaniche di cui la Federazione Anima fa parte, considera positivamente i risultati del 2007, con un aumento nel volume di produzione complessivo di circa il 5,8% nell’Europa a 27, un trend positivo confermato anche nei primi mesi del 2008.

In particolare, il comparto della meccanica, uno dei settori rilevati da Orgalime e di cui Anima rappresenta una parte importante in Italia, ha raggiunto nel 2007 il 9% della produzione industriale dell’Unione Europea. La meccanica gioca un ruolo fondamentale nell’espansione sia della competitività sia della produttività dell’industria in generale e nel 2007 ha accresciuto il suo fatturato raggiungendo un livello storico anche grazie all’intensificazione degli scambi commerciali intra ed extra UE pari al 10%. I volumi di produzione hanno raggiunto complessivamente una crescita dell’8%.

In Italia nel 2007 si è registrato un aumento nel volume di produzione pari al 3% con una quota export del 10% sul fatturato totale. Nei primi mesi del 2008 gli operatori della meccanica italiana hanno evidenziato un atteggiamento di prudente attesa con l’export che continua a rappresentare una voce particolarmente positiva.

“Come evidenzia il rapporto di Orgalime, i dati relativi all’industria meccanica in Europa sono confortanti. Nel 2007, l’Italia ha risentito della crisi economica internazionale più dei nostri partner europei. Per il 2008 i primi dati rilevati sono meno negativi di quanto prospettato” ha commentato Vittorio Leoni, presidente di Anima, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine aderente a Confindustria “Nonostante la difficile congiuntura il settore si dimostra vitale. In questi anni le performance della meccanica Italiana hanno raggiunto dei picchi importanti nelle esportazioni e mantenuto costante l’occupazione. Da rilevare che la quota di mercato italiana sull’intero comparto europeo della meccanica è pari a ben il 21%, quota che è seconda solo al colosso Germania e doppia rispetto alla Francia. Come ha osservato il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia”, – continua Leoni – “nel nostro Paese ci sono tutte le premesse per la ripresa economica. Sono convinto che la meccanica italiana possa rappresentare uno dei punti chiave per sostenere il rilancio dell’economia nazionale”.