Situazione non facile per il colosso tedesco che a fine luglio ha reso noto che nel terzo trimestre dell’esercizio 2008-2009 i ricavi siano scesi del 4%, a 18,35 miliardi e l’utile netto del 7% a 1,3 miliardi di euro. In calo anche gli ordinativi, che nel terso trimestre dell’esercizio (il secondo del 2009) sono calati del 28% a 17,16 miliardi di euro. Anche se la flessione registrata è peggiore delle attese degli analisti, Siemens ha comunque fatto sapere di ritenersi assolutamente in linea con gli obiettivi per l’intero 2009.
”I nostri risultati – ha così commentato Peter Loescher, CEO del gruppo tedesco – dimostrano che siamo in linea per raggiungere i nostri obiettivi per l’anno fiscale
E non sembra che i grattacapi, per Siemens, finiscano qui. È notizia di pochi giorni fa che Ericsson ha battuto Nokia Siemens Networks nella corsa all’acquisizione degli asset CDMA-Long Term Evolution di Nortel, uno degli asset principali della società di telecomunicazioni canadese e secondo vendor mondiale di soluzioni CDMA dopo Alcatel-Lucent. Il colosso della telefonia svedese si è aggiudicata il “bocconcino” di casa Nortel mettendo sul piatto 795 milioni di euro (circa 1,13 miliardi di dollari), contro i 650 milioni di euro che Nokia Siemens Networks aveva fatto sapere di essere disposta a pagare. L’acquisizione di CDMA-LTE rappresenta un fatto di estrema rilevanza per il futuro delle telecomunicazioni, rappresentando le tecnologie di questa società il futuro prossimo nell’evoluzione della telefonia mobile.