Nuovo prestigioso incarico in ambito confindustriale per il Past President di Acimac Fabio Tarozzi, che è stato di recente eletto Vice Presidente di Federmeccanica, la Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana che associa circa 16.000 imprese con 800.000 addetti.
Tarozzi è l’unico imprenditore dell’Emilia-Romagna nella nuova squadra del Presidente Alberto Dal Poz. A lui spetterà quindi il compito di rappresentare tutti i produttori emiliani di beni strumentali – a cominciare ovviamente dalle macchine per ceramica e dalle macchine per packaging – così come altri settori trainanti quali l’automotive e la meccanica generica.
“Ho accettato con grande orgoglio e senso di responsabilità questo incarico – commenta Fabio Tarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Siti B&T Group di Formigine (Modena) – per il quale intendo impegnarmi a fondo per fornire un contributo attivo e propositivo. Lo affronterò con la consapevolezza che l’impresa rappresenta un bene comune, un patrimonio sociale collettivo capace di veicolare il benessere della persona e della comunità. In questo solco, mi confronterò anche con la nostra mission principale, riguardante gli aspetti normativi del Contratto Nazionale dei metalmeccanici: sarò la voce emiliana di questo macro settore e cercherò di sostenere al meglio le istanze di tutti i miei colleghi imprenditori”.
Nei prossimi due anni di mandato da Vice Presidente di Federmeccanica, Tarozzi intende puntare l’attenzione anche sulla necessità di un , così come sull’introduzione di nuovi possibili sistemi di welfare. Si tratta di fattori indispensabili per un profondo rinnovamento culturale e industriale, che passi anche dal diritto a una formazione continua e professionalizzante, all’interno di un rapporto win-win nel quale traggono beneficio sia l’individuo che l’impresa: un primo e grande risultato del Contratto Nazionale di categoria firmato nel novembre scorso.
Altro obiettivo di Federmeccanica sarà l’elaborazione di una visione condivisa della quarta rivoluzione industriale, per valutarne minacce, opportunità e i possibili percorsi, con la consapevolezza che il futuro della manifattura si fonda sia sulla digitalizzazione sia sulla centralità della persona. In questo senso, il coraggio di elaborare un ripensamento delle relazioni industriali appare volano imprescindibile per avviare un processo di cambiamento culturaleverso un futuro in cui realizzare progetti ambiziosi per le imprese e per le persone.
Il Presidente di Acimac Paolo Sassi e il Direttore Generale Paolo Gambuli hanno formulato a Tarozzi i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico, oltre alla massima disponibilità a collaborare sui temi di interesse comune delle due realtà del Sistema Confindustria.