La Legge di Stabilità approvata dal Consiglio dei Ministri contiene alcune misure che l’industria attendeva e che aveva chiesto con forza: da un lato la conferma del rifinanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria, che inopportunamente erano stati “tagliati” per far fronte alla misura sull’IMU, dall’altro la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni ed interventi di efficienza energetica, meccanismo questo ultimo che ha funzionato bene.
ANIE Confindustria, la Federazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, esprime quindi apprezzamento nei confronti della proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni del 50% e dell’eco-bonus sull’efficienza energetica. ANIE aveva chiesto che l’attuale Governo desse un segnale concreto nei confronti delle imprese del comparto, che da questa stabilizzazione fino al 31 dicembre 2014 potranno trarre una vera e propria boccata di ossigeno.
“ANIE ha sostenuto l’importanza della stabilizzazione di queste misure che, nell’anno in corso, hanno dimostrato di funzionare bene, contribuendo non solo alla ripresa del comparto elettronico ed elettrotecnico – afferma Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE Confindustria – ma più in generale concorrendo ad uno sviluppo sostenibile del Paese. Certo non bisogna dimenticare comunque che lo stesso testo della Legge di Stabilità prevede un abbassamento della percentuale di detrazione nei prossimi anni che appare tutt’altro che graduale: occorre quindi ripensare alle tempistiche di questo provvedimento”.
“La nostra Federazione ha ottenuto un altro importante successo: – continua Portaluri – come da noi richiesto con forza per le aziende di ANIE/Assifer, nel DDL è stato incluso anche il rifinanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria. A tale scopo, per l’annualità 2014, vi saranno destinati 400 milioni di euro, come previsto nel contratto di servizio 2012-2014 tra il MIT e RFI. Misure apprezzabili sebbene – conclude Portaluri – appare chiaro che quella varata dal Governo è solo una manovra a metà: occorre fare molto di più per poter risollevare l’Italia dal momento di crisi che attraversa, soprattutto in merito ai provvedimenti presi per ridurre il costo del lavoro, che appaiono nettamente inferiori alle attese”.