Il Fondo per la Ricerca e l’Innovazione srl (Rif) – veicolo gestito da Equiter Spa e dedicato all’investimento di fondi del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – investe 2,2 milioni di euro per rilevare il 27,5% di VRMedia, azienda tecnologica di Pisa che sviluppa soluzioni di collaborazione remota a base di tecnologia a realtà aumentata, come Kiber, sistema indossabile creato per il mondo dell’Industria e già adottato da oltre 60 aziende italiane ed estere, tra cui Enel, Fastweb, Tecnimont, Sofidel, Baker Hughes, Fosber, Sofinter.
“L’ingresso nel capitale di VRMedia rappresenta l’undicesimo investimento di Rif, veicolo gestito da Equiter e alimentato da risorse tratte dal Pon 2014-2020 del Miur. Attraverso questa nuova iniezione patrimoniale, la società potrà sviluppare un set di competenze abilitanti in ambito Industria 4.0: VRMedia localizzerà attività di sviluppo sperimentale e ricerca industriale presso una nuova sede operativa a Cagliari, generando un impatto rilevante sul territorio in termini sia di ricaduta occupazionale sia di collaborazione con enti di ricerca e università locali”, dichiara Enrico Bertoni, Direttore Generale di Equiter.
“Grazie all’apporto di Rif, il progetto Kiber – oggi Kiber 3, essendo giunto alla terza release – potrà fare un ulteriore salto tecnologico, incorporando tecnologie di intelligenza artificiale e potenziandone l’integrazione con gli strumenti software e le tecnologie già presenti in azienda. L’evoluzione tecnologica di Kiber a seguito del progetto di ricerca e sviluppo finanziato dal nuovo investitore, ci permetterà anche di consolidare la nostra penetrazione commerciale negli Stati Uniti, che rappresentano non soltanto un importante mercato finale, ma anche una piattaforma per crescere in tutto il mondo”, spiega Federico Gulletta, Amministratore delegato di VRMedia.
Kiber 3 è un sistema integrato indossabile: applicato a qualsiasi caschetto da lavoro, consente a chi lo indossa di condividere immagini e informazioni tecniche in live streaming con uno o più utenti remoti, attraverso un visore binoculare a realtà aumentata, e di interagire on-line in uno spazio di collaborazione condiviso.
La peculiarità di Kiber 3 sta nell’integrazione nativa tra hardware e software, che garantisce prestazioni elevate, peso contenuto (1,1 kg) e bassi consumi: il sistema ha un’autonomia di un’intera giornata lavorativa e utilizza più bande di trasmissione, dal 2G, per l’operatività in luoghi remoti, fino al 5G e al satellitare.