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Il fenomeno Insider threat e il suo costo medio crescono a due cifre percentualiERT

Incremento delle minacce interne, sia in termini di frequenza sia di costi per le aziende. Il costo medio globale del fenomeno insider threat è aumentato del 31%, raggiungendo la cifra di 11,45 milioni di dollari, mentre la frequenza degli incidenti è cresciuta del 47%.Un nuovo studio pubblicato da Ponemon Institute, “2020 Cost of Insider Threats: Global” analizza la situazione.

I ricercatori di Ponemon Institute hanno coinvolto 964 professionisti IT e della sicurezza di 204 organizzazioni con un organico globale di mille o più dipendenti in Nord America, Europa, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico. Negli ultimi 12 mesi sono stati rilevati 4.716 incidenti causati da minacce interne.

Ponemon Institute ha analizzato tre profili di insider pericolosi: lavoratori imprudenti, dipendenti o collaboratori che commettono errori involontariamente, causando incidenti; criminali e malintenzionati, che intenzionalmente causano danni a un’organizzazione; ladri di credenziali, che puntano le credenziali di accesso interne per accedere in modo non autorizzato ad applicazioni e sistemi.

Tra i tre profili, sono i ladri di credenziali ad aver causato il maggior numero di danni per incidente, con un costo medio per le aziende di 871 mila dollari per attacco, una cifra pari a tre volte rispetto a quella di un insider imprudente. La frequenza dei furti di credenziali ha rappresentato il 25% di tutti gli incidenti, limitando il costo medio annuo a 2,79 milioni di dollari.

Per contro, gli insider imprudenti sono causa del 62% di tutti gli incidenti, con il costo annuale complessivo maggiore: una media di 4,58 milioni di dollari. Anche se sono gli insider malintenzionati a dominare le notizie di cronaca, la frequenza delle loro attività è stata la più bassa, con “solo” il 14% degli incidenti. Tuttavia, il loro costo per incidente, pari a 756 mila dollari, è difficile da ignorare, con un totale di 4,08 milioni di dollari di perdite medie annue.
Il report descrive in dettaglio i principali centri di costo per le minacce interne ed evidenzia i settori, le dimensioni delle aziende e le regioni più colpite da queste minacce.

Qui di seguito alcuni risultati principali. Il costo globale più elevato per le organizzazioni è il contenimento, con una media di 211.533 dollari all’anno per azienda. Le attività di contenimento si concentrano su blocco o riduzione dell’impatto degli attacchi. Il costo che sta crescendo più rapidamente è quello relativo alle indagini, che costano alle organizzazioni ben l’86% in più rispetto a tre anni fa. Le attività investigative aiutano le aziende a scoprire fonte, portata ed entità di uno o più incidenti. Come nel 2018, i dati di quest’anno indicano che i costi di un attacco sono proporzionali alla sua durata. L’incidente medio richiede 77 giorni per essere circoscritto, quelli che hanno richiesto più di 90 giorni hanno avuto un costo medio di 13,71 milioni di dollari su base annua. Il settore dei servizi finanziari è stato il più colpito dalle minacce interne, con costi annuali medi più alti pari a 14,5 milioni di dollari e un aumento del 20,3% negli ultimi due anni. Non sorprende che il costo di queste minacce sia in aumento, con le grandi organizzazioni (oltre 75.000 dipendenti) che spendono in media 17,92 milioni di dollari, e quelle più piccole (sotto i 500) in media 7,68 milioni di dollari.