L’indice degli ordinativi è risultato pari a 119,2, con una crescita tendenziale del 3,4%, derivante da un incremento dell’1,4% sul mercato interno e del 7,5% sul mercato estero. Gli indici generali destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi sono risultati pari, rispettivamente, a 122,7 e 117,2, presentando, nel confronto con il mese precedente, un aumento del 2,7%, il primo, e dello 0,7%, il secondo.
Confrontando la media del 2006 con quella del 2005, il fatturato dell’industria ha registrato un incremento dell’8,3%, quale sintesi di una crescita del 7,1% sul mercato interno e dell’11,4% su quello estero. Nello stesso periodo si è registrato un aumento degli ordinativi del 10,7%, derivante da una variazione positiva del 9,4% per gli ordinativi provenienti dal mercato interno e del 13,4% per quelli provenienti dall’estero.
Nel mese di dicembre 2006 l’indice del fatturato è cresciuto, rispetto allo stesso mese del 2005, del 6,7% per i beni strumentali, del 4% per i beni intermedi e dell’1,3% per i beni di consumo (+0,2% per quelli durevoli e +1,7% per quelli non durevoli); l’unica diminuzione si è registrata per l’energia (-12,7%).
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnalano, rispetto a novembre, variazioni positive del 4,9% per i beni strumentali, del 3,6% per i beni intermedi e dell’1,4% per i beni di consumo (+2,6% per quelli durevoli e +1,1% per quelli non durevoli); l’unica diminuzione ha riguardato l’energia (-3,1%).
In dicembre, nel confronto con lo stesso mese del 2005, l’indice del fatturato ha segnato gli aumenti più marcati nei settori della produzione di metallo e prodotti in metallo (+20,7%), della produzione di mezzi di trasporto (+13,5%) e delle industrie tessili e dell’abbigliamento (+7,1%); le diminuzioni più significative sono state rilevate nei settori dell’estrazione di minerali (-12,9%), delle raffinerie di petrolio (-11,1%) e della produzione di apparecchi elettrici e di precisione (-6,3%).
Nel medesimo periodo, l’indice degli ordinativi ha registrato gli incrementi più consistenti nella produzione di macchine e apparecchi meccanici (+18,9%), nella produzione di metallo e prodotti in metallo (+15,1%) e nell’industria del legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) (+12,8%); le diminuzioni maggiori si sono segnalate nella produzione di apparecchi elettrici e di precisione (meno 15,4%) e nella produzione di mezzi di trasporto (meno 6,7%).