Ha debuttato a Shanghai, in occasione del China International Import Expo (CIIE), dal 5 al 10 novembre, la piattaforma a guida autonoma concepita in Italia da Icona Design Group, che partecipa per la prima volta all’evento fortemente voluto dalle autorità locali per rispondere alla crescita dei consumi interni con prodotti di alta qualità importati dall’estero.
Icona, società globale di design con sedi a Torino e Los Angeles, è presente nel mercato cinese da molti anni, con una sede operativa a Shanghai, a cui si aggiungono in queste settimane quella di Tokio e un ufficio di rappresentanza a Dubai.
Con una consolidata esperienza nel settore automotive, da alcuni anni il team internazionale di Icona è fortemente impegnato nello sviluppo di concept futuristici della mobilità, che si sono fatti notare ai più prestigiosi appuntamenti del settore. La piattaforma modulare a guida autonoma presentata a Shanghai presenta un telaio in alluminio stampato in 3D, sinuoso e scattante, dotato di tutti gli strumenti necessari alla connettività e all’interazione con le persone, gli spazi, gli altri veicoli. Alcuni modelli di veicoli a guida autonoma iniziano a fare capolino nelle nostre industrie d’avanguardia, dove i classici muletti che spostano pallet sono stati sostituiti da muletti a guida autonoma a trazione elettrica. Già da alcuni anni, Icona ne immagina un utilizzo più esteso nelle città del futuro.
La nuova piattaforma a guida autonoma di Icona è stata realizzata in Cina con partner specializzati in stampa 3D e in intelligenza artificiale. Si tratta di un pianale dotato di ruote, sensori, batterie… concepito per trovare applicazione in contesti differenti: sullo stesso telaio si può installare una golf cart o un distributore automatico mobile in grado di somministrare in movimento bevande, snacks e piatti pronti; può sostenere un minibus per spostare persone su grandi superfici oppure merci all’interno di un centro commerciale.
E ancora, può diventare un veicolo destinato al trasporto di persone che integra la mobilità classica con un principio di guida autonoma. È in grado di fermarsi da solo se un pedone attraversa o se il semaforo diventa rosso, per poi ripartire allo scattare del verde. Lo spazio interno dell’abitacolo non prevede più pedali, cambio, volante… ma veri e propri salotti viaggianti, oppure di ottimizzare al massimo nel caso di trasporto merci.
“Ovviamente sarà una trasformazione graduale” commentano dall’azienda “perché i veicoli a guida autonoma per il trasporto delle persone e delle merci nelle città, ovvero al di fuori degli spazi privati come ad esempio gli stabilimenti produttivi, necessitano di un ambiente, un ecosistema pronto per accoglierli garantendo il funzionamento e la sicurezza, a sua volta dotato di infrastrutture e tecnologie che permettano lo svolgimento della guida autonoma”.
Possiamo dunque immaginare una fase ibrida, in cui un veicolo a guida umana si potrà ad esempio guidare normalmente nel traffico cittadino per poi trasformarsi in un veicolo a guida autonoma quando si arriva nel parcheggio di un centro commerciale: ci lascia all’ingresso per poi, a velocità ridotta e in autonomia, andare a parcheggiare e tornare a riprenderci all’uscita quando lo richiameremo al termine dello shopping direttamente dallo smartphone via app.
“Per essere realizzabile” spiegano ancora da Icona “tutto ciò deve ovviamente verificarsi all’interno di un ecosistema organizzato e pronto per accogliere la mobility autonoma, o smart. Un progetto come questo richiede competenze molto varie. Per questo stiamo già collaborando con prestigiose Università e partner tecnologici in tutto il mondo”.
La Cina è da tutti riconosciuta come la potenza che avrà il ruolo di protagonista nel futuro dell’innovazione e delle tecnologie. “Avere anche una sede a Shanghai da molti anni ci permette di vedere come la Cina abbia un chiaro piano di sviluppo e investimenti nelle smart citiy e nella smart mobility. Stiamo facendo in Cina quello che vorremmo poter fare nel nostro Paese d’origine, per questo stiamo avviando in Italia nuove partnership con aziende ed enti che abbiano voglia di imprimere questa svolta al nostro territorio. Crediamo che il design possa e debba funzionare come aggregatore di competenze e motore di innovazione. In questo pensiero vediamo una importante opportunità per il futuro del nostro automotive che, come fatto nel XX secolo, potrà scrivere pagine importanti del settore anche nel nuovo millennio, a patto che sappia reinventarsi e condividere le competenze”.
Oltre al telaio modulare a guida autonoma, Icona ha esposto a Shanghai anche le concept car Fuselage e Neo: la prima debuttò nel 2011 ed era già concepita per essere elettrica, quando ancora la mobilità elettrica non era un tema di attualità quotidiana; Neo è invece il concept di city car elettrica a 4 posti che Icona presentò nel 2015. Insieme, rappresentano il germe e l’evoluzione della visione di Icona della mobility del futuro, che sarà autonoma, intelligente, ecologica, interattiva con le persone, le cose e i luoghi. Neo, in particolare, viene presentata con un restyling pensato per il target giovani, ispirato più dagli smartphone e dalla moderna estetica architettonica che dalle auto tradizionali.