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HPE e i 3 ‘pilastri’ strategici: Hybrid IT, Intelligent Edge e servizi PointnextERT

In occasione dell’HPE Italian Summit 2018 Partner Conference & Reimagine, HPE ha individuato tre ‘pilastri’ strategici per il futuro business. In quest’ottica, le soluzioni ritenute centrali sono:

In particolare, per quanto concerne la AI, PricewaterhouseCoopers prevede un aumento del PIL globale pari al 14% (l’equivalente di 15,7 trilioni di dollari) entro il 2030 come conseguenza della AI, che impatterà maggiormente sulla crescita dei livelli di produttività del lavoro e domanda dei consumatori. Nonostante le enormi promesse della AI, le sue percentuali di adozione restano a oggi ancora basse.  Secondo lo studio 2018 CIO Agenda Survey di Gartner condotto a livello globale, il 4% dei CIO ha implementato la AI, mentre un ulteriore 46% ha unicamente predisposto piani per poterla adottare.
“I giganti tecnologici globali stanno investendo significativamente nella AI, ma la maggior parte delle  aziende fatica sia a identificare casistiche percorribili per l’uso della AI, sia a creare ambienti tecnologici capaci di supportare i workload associati alla stessa. Di conseguenza, aumenta il gap tra i leader e coloro che si adeguano in ritardo”, ha dichiarato Beena Ammanath, Global Vice President, Artificial Intelligence di HPE Pointnext. “HPE si trova nella posizione migliore per aiutare i clienti a mettere a frutto la AI nelle loro aziende indipendentemente dal livello di adozione della AI stessa. Mentre altri propongono solo componenti, noi forniamo soluzioni AI complete che vanno dalla consulenza strategica alla tecnologia su misura, dal supporto operativo fino a un solido ecosistema di partner per personalizzare la corretta soluzione AI per ciascuna azienda”.

Relativamente invece al Cloud, più del 95% delle aziende Fortune 500 ha adottato servizi basati su cloud Microsoft: quelle stesse aziende stanno ora cercando una soluzione per ottenere un ambiente Azure on-premises semplice, potente e scalabile. “I dipartimenti IT sono messi sotto forte pressione dalle linee di business, affinché vengano adottate nuove tecnologie in grado di promuovere l’innovazione e la crescita, riducendo al tempo stesso i costi”, ha dichiarato McLeod Glass, vice president e general manager, Software-Defined and Hyperconverged Solutions di HPE. “Facendo leva sulla lunga partnership e sul lavoro di ricerca e sviluppo condiviso con Microsoft, possiamo proporre una soluzione che risponde alle esigenze dei nostri clienti permettendo di semplificare l’implementazione IT e ottenere i vantaggi associati ai modelli operativi del cloud, il tutto però on-premises”.
Le aziende richiedono una soluzione hybrid cloud completa per poter soddisfare le casistiche di utilizzo più importanti. La più personalizzabile tra quelle disponibili, HPE ProLiant for Microsoft Azure Stack è una soluzione hybrid cloud destinata ai clienti globali. Al crescente elenco di aziende che stanno già implementando la soluzione HPE nel mondo si sono aggiunte PeeringOne, Revera Limited, TeleComputing e Umbrellar.
“Abbiamo scelto HPE ProLiant for Microsoft Azure Stack anche per via di HPE GreenLake Flex Capacity”, ha sottolineato Wong Chee Voon, managing director di PeeringOne. “Senza un eccessivo sforzo economico abbiamo potuto ottenere una piattaforma Azure Stack che segue le nostre esigenze di business allineando i nostri costi IT a quelli dell’attività. Altri produttori che avevamo considerato non sono stati in grado di fornirci un modello a consumo per l’infrastruttura Azure Stack”.