Harting vanta una lunga esperienza nello sviluppo e produzione di sistemi di interconnessione elettrica e data networking destinati ad ambienti gravosi quali trasporti, energia e impiantistica industriale.
Recentemente l’azienda ha presentato una tecnologia di accoppiamento a innesto per semplificare la sostituzione del corpo dell’anello collettore, riducendo notevolmente i tempi di inattività del generatore eolico.
Si tratta del sistema SlipRing, che permette di effettuare l’operazione senza intervenire direttamente sul sistema di controllo del pitch e senza smontare i cavi di collegamento.
SlipRing è composto principalmente da due elementi. Il primo viene accoppiato alla scatola del riduttore e il secondo è l’alloggiamento del cuscinetto a sfere.
Tra le due parti è presente un’interfaccia elettrica, protetta dagli spruzzi d’acqua secondo lo standard IP 65, che trasmette il segnale per il sistema di controllo del pitch nel mozzo. L’interfaccia è basata su moduli di contatto Han-Modular.
Entrambe le parti sono prodotte e controllate separatamente: la prima viene montata nel generatore eolico, la seconda è collegata al corpo dell’anello collettore. Al momento della messa in funzione è sufficiente unirle.
Gli operatori, quindi, possono beneficiare dei vantaggi del “plug-&-play”, evitando operazioni di montaggio, lavori di imballaggio in loco e lunghe procedure di manutenzione.
Il sistema SlipRing può essere utilizzato anche negli impianti eolici già esistenti poiché è fornito come soluzione completa, comprensiva di cavi di lunghezza adeguata.
Prima di arrivare alla soluzione definitiva, i laboratori Harting hanno eseguito un considerevole numero di simulazioni riguardanti la portata della corrente, le vibrazioni e la stabilità. Il sistema è stato anche dotato di barriera termica integrata per la massima protezione dalle elevate temperature dell’olio all’interno della scatola di riduzione del sistema.