Il Gruppo ABB ha presentato i risultati finanziari del proprio anno fiscale 2013.
I ricavi del gruppo toccano il livello record di 41.848 milioni di dollari, con una crescita del 7% rispetto all’anno precedente. Migliora anche l’EBITDA, che si porta a quota 6.075 milioni di dollari (+9%) e cresce anche come quota percentuale sul fatturato.
Meno brillante l’andamento degli ordini, che si attestano complessivamente a quota 38.896 milioni di dollari (-3%).
L’esercizio 2013 è stato caratterizzato dall’incorporazione di Thomas & Betts, avvenuta nella prima metà dell’anno. L’apporto di Thomas & Betts è stato molto positivo, andando a migliorare una crescita “organica” già positiva. Escludendo le cifre relative a questa società ABB ha infatti comunque fatto registrare una buona crescita organica con un +5% dei ricavi e un -5% ordini.
Dal punto di vista dei settori merceologici, segno positivo per tutte le divisioni del Gruppo: il fatturato della divisione Discrete Automation and Motion è stato di 9.915 milioni di dollari +5%; la divisione Low Voltage Products fa registrare 7.729 milioni di dollari (+16% – senza l’apporto di Thomas & Betts è comunque un +2%); la divisione Process Automation si attesta a quota 8.497 milioni di dollari (+5%); la Power Products a 11.032 milioni di dollari (+3%); la Power Systems a 8.375 milioni di dollari (+8%).
Quanto agli ordini, sono in crescita quelli registrati dalle divisioni Discrete Automation & Motion e Low Voltage Products (quest’ultima fa segnare un +14% includendo Thomas & Betts), mentre sono negativi quelli degli altri segmenti, soprattutto per il settore Power Systems che fa segnare un -25%.
Una nota sull’acquisizione di Baldor, data 2011. I ritorni sono stati superiori al previsto. Il business Baldor è stato “snellito”, ma è stato ampliato dal punto di vista tecnologico.
Dal punto di vista della copertura geografica delle operazioni, ABB intende aumentare il supperto verso i mercati più interessanti che sono Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia.
Ulrich Spiesshofer, che da quest’anno è il CEO del gruppo, si è detto ottimista per gli sviluppi di tutto il mercato e di ABB in particolare nel medio lungo termine. Complessivamente nel periodo 2011 – 2015 ABB si attende una crescita compresa tra il 5,5% e l’8,5%. Il 2014 sarà un anno di transizione, mentre il 2015 vedrà una crescita aggregata del 4%-5%.
Sono stati presentati anche i risultati di ABB Italia, che vi proporremo in una notizia dedicata.