Il 6 dicembre il commissario per la ricerca Philippe Busquin ha presentato alla stampa europea i principali risultati di un vasto sondaggio condotto quest’estate presso 16.000 cittadini dei 15 stati membri , su iniziativa della Commissione europea, per analizzare l’opinione pubblica riguardo ad alcuni argomenti d’attualità del mondo della scienza e della tecnologia.
Dal sondaggio Eurobarometro emerge che la scienza resta un valore fondamentalmente positivo della nostra società. I cittadini si aspettano molto dal progresso scientifico e chiedono ad esempio che la classe politica basi maggiormente le proprie scelte sul parere degli esperti.
Tuttavia, esiste un netto distacco tra scienza e la società (infatti, il 45% delle persone interrogate si dichiara non interessato né informato su questioni che riguardano la scienza e la tecnologia). Le persone interrogate hanno messo in rilievo alcuni aspetti negativi, e hanno rivendicato un controllo più attento del lavoro svolto dagli scienziati.
Un ampio sostegno della ricerca europea, in particolare la necessità di coordinare meglio le ricerche e l’allargamento, percepito come un elemento che può ulteriormente stimolare il potenziale scientifico tanto nei paesi candidati che negli attuali stati membri.
Infine, in base ai risultati del sondaggio, la cultura scientifica degli europei è rimasta stabile rispetto al 1992 (indagine precedente svolta dalla Commissione europea).
Le misure che la commissione intende proporre e/o attuare in concerto con gli stati membri per risolvere alcuni problemi messi in evidenza dal sondaggio si articolano in tre punti: promuovere l’istruzione e la cultura scientifica; avvicinare la politica scientifica ai cittadini; sviluppare una scienza responsabile.