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Due parole sulla fusione fra FondazioniERT

In relazione all’accordo preliminare recentemente firmato da Fieldbus Foundation e Hart Communication Foundation in merito a una possibile fusione delle due organizzazioni, abbiamo sentito il parere di Larry O’Brien, Global Marketing Manager di Fieldbus Foundation.

Automazione Plus.it: I consiglieri delegati Gunther Kegel di Fieldbus Foundation e Mark Schumacher di Hart Communication Foundation, a nome dei rispettivi Consigli di Amministrazione, hanno dichiarato che in caso di fusione i membri delle due Fondazioni farebbero parte anche della nuova organizzazione con gli stessi diritti e benefici di cui godono attualmente. Cosa accadrebbe però ai membri che supportano una sola delle due tecnologie? E quali obblighi avranno coloro che aderiranno per la prima volta alla nuova organizzazione?

O’Brien: “I membri attuali delle due associazioni che supportano solo una delle due tecnologie, potranno continuare a supportarne una sola, se questo è il loro desiderio. Né vi saranno vincoli tali da obbligare coloro che vorranno aderire ex novo alla nuova Fondazione a supportare entrambe le tecnologie Foundation Fieldbus e Hart”.

Automazione Plus.it: Kegel e Schumacher hanno sottolineato che il ‘lavoro esplorativo’ del gruppo nominato necessita ancora di molto tempo prima di concludersi, in quanto occorrerà verificare adeguatamente gli aspetti finanziari e legali dell’operazione di fusione. L’obiettivo è portare a termine il processo per la metà del 2014. È stato inoltre detto che la nuova organizzazione avrebbe prima di tutto il compito di promuovere la cooperazione e la collaborazione, di migliorare le economie di scala e le funzioni di formazione e istruzione, realizzazione di seminari, partecipazione a conferenze ed eventi, presenza online e strategie di social media marketing. Ora, venendo agli utenti finali, vi saranno cambiamenti a breve dal punto di vista di standard, procedure e processi, per esempio per il collaudo e la certificazione?

O’Brien: “Nel tempo uno degli obiettivi principali è proprio l’armonizzazione di processi e procedure per cui i membri di entrambe le Fondazioni godrebbero di maggiore efficienza, di una semplificazione delle attività e della conseguente riduzione dei costi complessivi”.

Automazione Plus.it: La fusione fornirà anche un ulteriore vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti a coloro che impiegano le soluzioni Foundation Fieldbus e Hart?

O’Brien: “Entrambe le tecnologie Foundation Fieldbus e Hart sono attualmente ampiamente impiegate e supportate dai maggiori fornitori di automazione e strumentazione. Il vantaggio più rilevante riguarderà le procedure di test, registrazione e similari”.

Automazione Plus.it: Quali saranno i benefici per gli EPC contractor che adotteranno la tecnologia digitale nelle loro applicazioni finali?

O’Brien: “Abbiamo riscontrato che la maggior parte degli EPC di grandi dimensioni hanno competenze adeguate per intraprendere progetti d’ingegnerizzazione che si basano sulle tecnologie Foundation Fieldbus e Hart, così come svariati integratori di sistemi di medie e piccole dimensioni. Stiamo intraprendendo molteplici iniziative per consentire agli EPC contractor di apprendere in modo semplice tutte le abilità necessarie per implementare soluzioni Foundation Fieldbus, per esempio la guida all’ingegnerizzazione di sistema AG181 e il programma Fctp (Foundation Certified Training Program) per i partner. La fusione dovrebbe fornire agli EPC contractor un accesso facilitato e migliore alle informazioni per dotare le loro organizzazione di maggiori competenze sulle soluzioni Foundation Fieldbus e Hart”.

Automazione Plus.it: Condivide il parere positivo sulla fusione dei due Consigli di Amministrazione?

O’Brien: “Sì, penso che la fusione fra Fieldbus Foundation e Hart Communication Foundation sia un passo in avanti fondamentale che porterà notevoli benefici ai nostri partner, siano essi utenti finali o fornitori/sviluppatori. Foundation Fieldbus e Hart sono i due protocolli più diffusamente utilizzati nell’ambito del processo: questa è un’ottima occasione per far evolvere sia le nostre organizzazioni, sia l’industria di processo nel suo complesso”.