Secondo un’analisi di Frost & Sullivan, il settore oil & gas è il più grande generatore di profitto per il mercato delle valvole e degli attuatori industriali a livello globale. Il rapporto “Strategic Analysis of the Global Industrial Valves and Actuators Market” rileva che il mercato ha prodotto entrate per 18,37 miliardi di dollari nel 2012 e stima che raggiungerà quota 22,10 miliardi di dollari nel 2016.
“Attualmente vi è una significativa attività di esplorazione per il petrolio in Africa, America del Sud, Medio Oriente e Russia”, osserva Niranjan Paul, Research Associate di Frost & Sullivan. Queste regioni, pertanto, saranno al centro dell’attenzione dei produttori di valvole e attuatori industriali e offriranno opportunità di crescita sostenibili”.
In Medio Oriente, si stima che l’Iraq spenderà quasi 27 miliardi di dollari in nuovi progetti per la produzione, distribuzione e trasmissione di energia nel periodo tra il 2012 e il 2017, rendendo il Paese un mercato significativo per le valvole e gli attuatori industriali.
L’instabilità politica in Nord Africa e Medio Oriente, però, insieme alle sanzioni imposte all’Iran e alla Siria (importanti mercati per il settore oil & gas e per quello della produzione di energia) ha il potenziale di smorzare i profitti dei produttori di valvole e attuatori industriali. Inoltre, nelle regioni più sviluppate del Nord America e dell’Europa la legislazione ambientale sta giocando un ruolo importante nel plasmare la direzione del mercato. Qui, è probabile che le normative stringenti avranno un impatto su tutti i diversi settori degli utenti finali.
“Nel settore oil & gas esistono delle normative volte a diminuire l’inquinamento dell’aria, che puntano ad una riduzione delle emissioni dei composti organici volatili (VOC) responsabili della formazione dello smog”, aggiunge Paul. “La progettazione di apparecchiature di processo come le valvole e gli attuatori sarà fondamentale per ottenere la diminuzione delle emissioni degli impianti”.