Il recente studio “Strategic Analysis of the European Pumps Market for Commercial and Industrial Buildings” effettuato da Frost & Sullivan ha evidenziato come nel corso del 2011 il mercato delle pompe abbia registrato ricavi per circa 858 milioni di dollari, stimati a diventare 943 entro il 2016. Grazie alla continua crescita del mercato delle ristrutturazioni nel breve e medio termine, si prevede un incremento nella domanda per le pompe nella finestra 2012-2016. “L’attenzione dei privati verso le questioni dell’impatto ambientale e gli incentivi governativi di Germania, Francia e Scandinavia stanno promuovendo l’impiego di pompe nelle ristrutturazioni e retrofitting degli edifici esistenti”, spiega Niranjan Paul, esperto Frost & Sullivan per il ramo Industrial Automation & Process Control.
L’inasprimento delle normative che regolano i consumi energetici degli edifici comporta la necessità di ridurre questi del 20% entro il 2020, come stabilito dalla direttiva di riferimento; anche la direttiva Ecodesign per ErP punta l’attenzione sull’impatto ambientale degli edifici a seconda degli apparecchi installati al loro interno, nell’ottica di ridurre i consumi e incentivare il risparmio energetico. “Per questo motivo – continua Paul – i costruttori europei di pompe devono investire nella progettazione di pompe attente al rispetto dei parametri di legge imposti e suggeriti”.
Per contrastare la concorrenza dei produttori di pompe asiatici, le aziende europee dovranno adottare diverse strategie; tra queste la soluzione più immediata e adottata per garantire e consolidare la presenza sul mercato sarà quella delle fusioni e acquisizioni, insieme con le partnership con aziende del luogo per potenziare l’ingresso nel dinamico mercato esteuropeo.
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