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Fare sistema per promuovere l’innovazione nel settore manifatturieroERT

Le esperienze della rete Fraunhofer-Gesellschaft, principale organizzazione per la ricerca applicata in Europa, di Fatronik, centro spagnolo per la ricerca in ambito manifatturiero, e del laboratorio italiano Musp per la ricerca applicata nella meccanica avanzata sono state messe a confronto nel corso di un convegno che si è tenuto a Piacenza.

All’evento, organizzato da MUSP, sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna Duccio Campagnoli, il presidente dell’associazione industriali di Piacenza Sergio Giglio e Andrea Gentili della Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea.

Il convegno ha rappresentato un momento di riflessione e interscambio di esperienze, che MUSP ha voluto organizzare a pochi mesi dall’avvio del laboratorio anche come occasione per presentare le proprie attività e le opportunità di partnership con le aziende, come ha detto Massimiliano Mandelli, presidente del Consorzio Musp, cui il laboratorio fa capo, in apertura di convegno:

“Il laboratorio ha appena iniziato le attività, ma ci sembra già tempo di pensare ai prossimi passi, che si dirigono necessariamente verso una prospettiva europea. Il convegno di oggi per noi rappresenta un importante momento per confrontarsi con modelli che si sono dimostrati di successo. È inoltre un’occasione per mostrare alcuni elementi distintivi che caratterizzeranno l’attività del laboratorio e in particolare la sua vicinanza al mondo delle imprese, nel tentativo di fornire alcuni di quei servizi per l’innovazione di cui in molti lamentano la mancanza, ma che in pochi stanno proponendo”.

Quella della Regione Emilia Romagna – dove il laboratorio Musp è nato – è un’esperienza di successo, che può offrire un modello anche per altre zone d’Italia. Qui, grazie a un’intesa tra Miur e regione, nel 2003 è nato Hi-Mech, distretto per l’alta tecnologia meccanica distribuito sull’intero territorio regionale, che si configura come una rete di eccellenza interdisciplinare focalizzata sulla meccanica avanzata. Strumento operativo, i laboratori a rete (o Net-Lab), di cui fa parte anche Musp. Ogni Net-Lab raccoglie e organizza le migliori competenze in uno specifico settore di ricerca, sviluppa massa critica in grado di raggiungere l’eccellenza nella ricerca industriale e trasferire efficacemente tecnologia con l’obiettivo, tra gli altri, di aumentare di circa il 50% i ricercatori oggi impegnati su queste tematiche.

Il settore meccanico è il motore dello sviluppo tecnologico dell’industria italiana: produce oltre il 40% del valore aggiunto (90 miliardi di euro) dell’industria manifatturiera e contribuisce all’export complessivo per il 48%.
Un importante contributo è fornito dall’Emilia Romagna, che da sempre mostra una particolare vocazione per l’industria meccanica, che qui costituisce il 43% del comparto manifatturiero e il 55% delle esportazioni e, con oltre 28.000 imprese, presenta una delle più alte concentrazioni del Paese, in particolare nella produzione di macchine per l’industria e nella filiera automotive.

L’Emilia Romagna è anche una delle regioni italiane che realizzano la maggiore attività di ricerca, con il 10,5% dei ricercatori a fronte del 6% della popolazione nazionale. Presso atenei ed enti di ricerca della regione operano già, con competenze specifiche d’interesse del settore meccanico, 30 dipartimenti e istituti di ricerca, che impiegano complessivamente 1.600 ricercatori. Svolgono inoltre attività d’interesse per la meccanica 104 dei 230 laboratori accreditati dal Miur e 19 dei 30 centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico presenti in regione.

La scelta dell’Emilia Romagna come sede di Musp e del convegno non è dunque casuale. L’eccellenza della regione nel campo della meccanica è fuori discussione, ma non si può tuttavia sedersi sugli allori. La concorrenza incalza, soprattutto da parte di Germania e Giappone – per citare i concorrenti storici – ma anche di Cina e più in generale Sud Est Asiatico, che stanno emergendo velocemente. L’innovazione continua è dunque una necessità.

“MUSP nasce appunto con l’intento di supportare le imprese nel cambiamento”, ha detto intervenendo al convegno Michele Monno, direttore del Laboratorio Musp e docente del Politecnico di Milano. “Per prepararsi a un futuro ormai non molto distante, quando anche il progetto del prodotto sembra destinato a cambiare. Esso dovrà infatti recepire soluzioni innovative nei materiali, riempirsi di intelligenza e di interattività per integrare più funzioni ed essere più facilmente fruibile dall’utilizzatore. E cambierà anche il modo di produrlo. E proprio il territorio emiliano, dove il manifatturiero è così fortemente radicato, cerca quindi di trovare risposte al problema del futuro della produzione meccanica”.

Andrea Gentili, della Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea, ha ripreso il concetto soffermandosi sulla Piattaforma Manufuture, per la quale è coordinatore a livello CE: “Manufuture è un gruppo di lavoro internazionale che si è posto, da anni, il problema della prospettiva futura del settore manifatturiero nei Paesi Europei, indicando tematiche, obiettivi e strategie per mantenere la competitività del nostro sistema industriale”, ha spiegato Gentili.

“Il mio messaggio agli industriali – ha detto Gentili – è di credere nella ricerca collaborativa, in grado di accelerare il raggiungimento di quel valore aggiunto dato dalla conoscenza, unica vera arma competitiva, poiché non si deve, e nemmeno si può, cercare di competere sui costi”.

Gentili ha poi ricordato come un importante supporto alla ricerca nel settore manifatturiero verrà dall’attuazione del Settimo Programma quadro europeo per la ricerca 2007-2013, per il quale a giugno sono stati approvati gli stanziamenti dal parlamento europeo e che rappresenterà il principale strumento della UE per il finanziamento della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico nei prossimi anni, con l’obiettivo di giungere a rafforzare la competitività scientifica dell’Europa. Gentili ha osservato come, rispetto al precedente, questo programma preveda maggiori stanziamenti oltre che più attenzione al manifatturiero.

“Il programma stimolerà la collaborazione tra industria e ricerca accademica in tutta Europa con l’obiettivo di conseguire la leadership nei settori chiave della tecnologia”, ha concluso Gentili.