Si conclude oggi ExpoFerroviaria 2014, l’annuale appuntamento per l’industria del settore che al Lingotto di Torino sta facendo in questi giorni il punto sullo stato del comparto. Mercato ‘di nicchia’ e dove è difficile ‘entrare’, sia per il tradizionale ‘conservatorismo’, sia per le normative stringenti e particolari, ancora non del tutto omogenee in Europa, quello ferroviario sarà un settore di sicura rilevanza nel prossimo futuro.
“Nel 2030 circa 4,7 miliardi di persone abiteranno nelle città, destinate a consumare il 75% dell’energia disponibile e produrre l’80% delle emissioni di gas serra: le soluzioni di trasporto elettrico e di ‘smart electrification’ rappresentano per questo un must irrinunciabile se si vuole rendere i centri urbani più vivibili aumentando la qualità della vita” ha sottolineato Stefano Nervi di Siemens. Migliorare le infrastrutture in un’ottica di maggiore efficienza, per esempio introducendo soluzioni per il recupero dell’energia originata dai locomotori in frenata, come propongono aziende come appunto Siemens, costituisce solo una delle vie perseguibili per ottimizzare la rete, che in Italia “considerando le sole tratte ad Alta Velocità (per convenzione, dove la velocità raggiunta supera i 250 km/h) copre 923 km: nulla da invidiare ad altri Paesi europei” ha affermato Carlo Silvani di Vossloh Cogifer.
Un altro fronte sul quale intervenire, con notevole impatto sulla quotidianità di ciascuno di noi, è quello dei servizi, in quanto per incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici occorre soprattutto incrementare la customer satisfaction: “In Inghilterra puntano molto sui servizi, anche in ambito ferroviario grazie alla presenza di più competitor che si contendono tratte e passeggeri” ha osservato Tiziano Modotti di Eurotech. “La nostra soluzione, basata su sistemi cloud e IoT, consente per esempio di verificare lo stato dei servizi di toilette a bordo treno, come richiesto da alcuni operatori inglesi, in quanto se il servizio non è soddisfacente il treno può venire addirittura soppresso dalle autorità competenti, con conseguenti perdite di guadagno da parte delle società operatrici. Il sistema rileva lo stato delle toilette e ne consente la manutenzione preventiva, indicando i tempi di una probabile interruzione del servizio, dove si troverà allora il treno e quando sarebbe meglio intervenire per la manutenzione onde evitare sanzioni”.
Altrettanto importanti, nonché fonti di risparmio, sono le soluzioni di manutenzione preventiva e predittiva applicabili al materiale rotabile, binari, scambi, che oltretutto nei prossimi anni dovranno essere sostituiti, o ai convogli. Ne sono un esempio quelle presentate durante la manifestazione torinese da Jaquet Technology Group per i motori diesel o da Vossloh Cogifer per gli scambi. Vengono qui impiegati svariati sensori (anche più di trenta per scambio) in grado di rilevare i più diversi parametri, dalla temperatura all’umidità alle vibrazioni, per verificare lo stato di usura dei materiali e quando e come intervenire per garantire la sicurezza, prevenire incidenti, mantenere al meglio le infrastrutture e assicurare così il servizio migliorando al contempo i tempi di percorrenza. È altresì possibile intervenire sulle strutture, per esempio per la molatura dei binari, senza dover bloccare il traffico sulle tratte interessate.
Ultimi ma non per questo meno interessanti sono i sistemi di gestione a monte dell’infrastruttura, ossia di segnalamento e allarme, di comunicazione fra le stazioni e controllo da remoto del traffico, delle tratte ecc. Per esempio, Pilz ha già realizzato in diversi Paesi europei, come Germania e Svizzera, soluzioni efficaci per il controllo dei passaggi a livello non presidiati, anche in combinazione con soluzioni di segnalamento per il traffico veicolare. “Pilz offre da tempo soluzioni per il mondo ferroviario, anche perché dispone internamente delle competenze necessarie per ottenere con relativa facilità le certificazioni d’obbligo per operare nel settore. Come filiale italiana però ci stiamo avvicinando solo in quest’ultimo periodo a questo settore, senz’altro interessante” ha rivelato Luca Bogo di Pilz Italia. “E il fatto di aver concluso una partnership in esclusiva con Jampel relativa proprio a questo ambito non fa che confermare il nostro interesse. Jampel infatti ha una struttura dedicata per il ferroviario, che si occupa specificatamente di questo tipo di progetti, offrendo prodotti ad hoc complementari ai nostri”. E che il settore sia interessante per i player provenienti dal manifatturiero lo testimonia anche Nicola Villani di Harting: “I progetti non mancano e quando le commesse partono, anche i numeri ci sono: noi stiamo oggi raccogliendo i frutti degli investimenti compiuti in passato”.
In Europa è presente una rete ferroviaria ben organizzata, con numerose tratte ancora in costruzione, dove l’Italia è parte integrante dei progetti di Alta Velocità destinati a unire i diversi punti strategici del Vecchio Continente. Al di là delle polemiche che possono insorgere in merito alla realizzazione delle tratte da un punto di vista finanziario o ambientale, non possiamo non considerare le opportunità di business che nascono da questo mercato per le nostre aziende. Le realtà attive nel campo dell’automazione possono offrire sistemi e soluzioni allo stato dell’arte, in grado di ‘svecchiare’ strutture ormai obsolete, non solo poco efficienti dal punto di vista della manutenzione e gestione, ma anche poco gestibili per la ricambistica, ormai introvabile. Nell’era dell’IoT e della ‘smart mobility’ è ora di pensare a soluzioni intelligenti che migliorino davvero la qualità della nostra vita quotidiana fin da ora: perché non partire dal binario?
L’articolo completo si potrà leggere sul prossimo numero di Automazione Oggi.