Eurorubber Industries, con sede in provincia di Parma, nasce come compoundatore di mescole per la ricostrustruzione del pneumatico e dal 1970 produce mescole in gomma per molti dei principali settori industriali: automotive (es. rulli, guarnizioni soffietti, antivibranti, manicotti e passacavi), edilizia e urbanistica (es. guaina cavi elettrici, mulini per ceramica, nastri trasportatori, capicorda e cinghie), casalinghi (es. tappeti e morsetti), antisismica e viadotti (es. antivibranti), elettrodomestici (es. oblò per lavatrici e vasi di espansione), nautica (es. articoli mare: pinne, maschere) e articolo tecnico generico (es. o-rings e guarnizioni varie).
I risultati ottenuti nel tempo, l’elevata qualità dei prodotti e il costante rapporto di fornitura con molte delle principali aziende italiane ed europee rendono Eurorubber Industries uno dei marchi più apprezzati nel settore. Ai tradizionali settori dell’industria del pneumatico si sono nel tempo affiancati tutti i principali settori dell’articolo tecnico quali nastri trasportatori e componenti per l’industria estrattiva, componentistica automotive, tubi ad alta pressione e numerosissimi articoli di tipo industriale.
Da gennaio 2020 l’azienda fa parte di Certech Group che ha acquisito il 100% delle quote societarie di Eurorubber Industries, proprietà negli ultimi tre decenni del Gruppo Marangoni. Certech Group è un’azienda tra i leader nella produzione, installazione e assistenza di impianti e componenti per la lavorazione della ceramica con sede in provincia di Reggio Emilia.
Eurorubber Industries è sinonimo di qualità e customizzazione dell’offerta
Oltre ai prodotti consolidati le cui caratteristiche sono il frutto di una costante innovazione, Eurorubber Industries sviluppa soluzioni dedicate ai bisogni della clientela ed è disponibile allo sviluppo di ogni tipo di applicazione personalizzata. L’azienda è costantemente impegnata nel tentativo di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, garantendo sempre qualità del prodotto, flessibilità alle richieste e notevole tempestività. Per soddisfare le richieste dei clienti, il comparto R&D è in grado di modificare e ottimizzare ricettazioni di base già esistenti, o sviluppare ex-novo nuovi impasti su misura. Questo si traduce in un elevatissimo grado di personalizzazione delle mescole, al fine di fornire un prodotto finale che si adatti perfettamente alle specifiche esigenze produttive della clientela. L’azienda stabilisce così una collaborazione sinergica con il cliente che diventa co-attore nella fase di sviluppo. In molti casi, inoltre, è possibile perfezionare la fase di messa a punto dei compounds anche nelle successive fasi di stampaggio, direttamente sulle linee produttive dei clienti.
La qualità si concretizza nella meticolosa attenzione alle esigenze dei clienti. Il miglioramento continuo, l’attenzione nella scelta dei fornitori di materie prime, i processi produttivi consolidati e le linee di produzione all’avanguardia, il personale tecnicamente preparato e fortemente motivato sono il mezzo con cui l’azienda cerca di soddisfare tutte le richieste dei clienti.
Eurorubber lavora inoltre dal 1999 in conformità alla normativa della serie ISO 9001 e dal 2008 l’azienda ha messo in atto e mantiene un sistema qualità conforme alla normativa UNI EN ISO 9001:2008 e dal 2019 invece l’UNI EN ISO 9001:2015 QUALITÀ e UNI EN ISO 14001:2015 AMBIENTE.
L’attenzione al dettaglio è garantita dalle severe procedure interne, atte a monitorare i vari processi produttivi, e da un sistema integrato di tracciabilità che parte dalle materie prime per arrivare fino al singolo batch di ogni lotto, ciò permette di consegnare al cliente un prodotto di assoluta qualità. I tipi di mescole di competenza di Eurorubber sono: NBR – BR – SBR – NR – CR – EPDM – Butile – Cloro Butile e si contraddistinguono per una viscosità con un range che va dai 20 ai 140 Mooney e una durezza dai 30 ai 95 shore A.
Certech Group rilancia Eurorubber Industries e il progetto con Bosch Rexroth ne
rappresenta un esempio concreto
La collaborazione di Eurorubber Industries con Bosch Rexroth nasce nel 1996, con l’installazione del primo mescolatore tangenziale di 240 litri e prosegue anche oggi grazie al progetto di revamping dell’Internal Mixer che prevede l’applicazione di un motore Hagglunds CBM 1200 di nuova generazione in sostituzione di un vecchio motore Hagglunds MB 1150. Eurorubber Industries da sempre sceglie Bosch Rexroth per la sua grande affidabilità, trasparenza, propensione all’innovazione e il servizio di customer service. Tutte qualità messe in pratica con professionalità e attenzione per le tempistiche, in modo da garantire grande sinergia. E proprio per questa importante fase di rilancio dell’azienda con la guida di Certech Group si è scelto nuovamente di collaborare con Bosch Rexroth. Questa partnership guarda anche al futuro, in particolare nel campo delle pompe, per maggiori prestazioni e la messa a punto di un prodotto di ultima generazione.
Uno dei punti di forza del motore Hagglunds CBM 1200, fiore all’occhiello di Bosch Rexroth, consiste nell’opportunità di un vero e proprio upgrade del motore sulla nuova macchina. Si tratta di un prodotto Plug&Play, che consente di non dover applicare alcuna modifica a livello meccanico in quanto intercambiabile. Questo motore di ultima generazione offre rendimenti più elevati, quindi a parità di caratteristiche tecniche è capace di garantire prestazioni migliori con un vantaggio per il cliente anche dal punto di vista energetico. La macchina oggetto del rinnovamento è l’Internal Mixer o mescolatore chiuso: generalmente i mescolatori chiusi sono azionati da un sistema elettromeccanico.
Il motore ad alta coppia Hagglunds oltre a poter essere montato direttamente, quindi senza interposizione di riduttori ad ingranaggi, offre numerosi vantaggi che riguardano la compattezza (ridotto ingombro), 100% di coppia a zero rpm, una velocità variabile da 0rpm alla velocità massima, la possibilità di lavorare in tiro, in spinta, in senso orario ed antiorario e l’alta dinamica che si traduce in un incremento di produzione.
I benefici di Hagglunds sul mescolatore chiuso
Tra i benefici più evidenti c’è sicuramente il minore ingombro attorno al mescolatore che vede la scomparsa del riduttore e del motore elettrico e la riduzione del basamento della macchina e il fatto che la centralina di potenza può essere posizionata a distanza. Inoltre, l’investimento iniziale viene salvaguardato e include la possibilità di incrementare le prestazioni grazie a piccole modifiche apportabili senza stravolgere il sistema. Nei mescolatori compenetranti la frizione non è variabile, è fissa. Proprio perché le creste dei rotori si intersecano una con l’altra, devono essere sempre in fase.
La produttività in realtà aumenta perché con il compenetrante ad interasse variabile è possibile produrre le mescole in fase unica, eliminando la doppia fase master batch e final batch. Il miglioramento della dispersione dei vari prodotti è dato proprio dalla conformazione dei rotori.
Il rotore compenetrante
Un miscelatore compenetrante ha un sistema di rotore a 2 alberi e il rotore di ciascun albero ingrana l’altro. La miscelazione avviene non solo tra il rotore e la parete della camera, ma anche tra i due rotori. Poiché il gioco del rotore è basso, l’ingresso della materia prima è più lento rispetto a quella del rotore tangenziale e generalmente il tempo di ciclo aumenta.
Tuttavia, quando viene applicata una forza di taglio maggiore tra i rotori, le proprietà della gomma possono migliorare. Inoltre, grazie alle eccellenti prestazioni di distribuzione e di raffreddamento, il sistema a rotore combinato è particolarmente adatto per composti termosensibili e miscelazione di alta qualità di vari tipi di gomma.
La grande riserva di coppia disponibile in continuo permette di risolvere, inoltre, situazioni critiche: se un blackout fa raffreddare la mescola nella camera, i motori Hagglunds sono in grado di riavviare l’impianto, e la particolare leggerezza nell’erogazione della coppia riduce i rischi di cedimenti meccanici.
Gli ambiti di applicazione sono numerosi e includono quello della gomma (es. mescolatori chiusi e aperti, calandre ed estrusori), il settore del recycling (es. shredder, trituratori lenti, nastri trasportatori), quello del mining e material handling, l’ambito del cemento (es. forni rotativi, frantoi, elevatori a tazze), della chimica (es. reattori, agitatori, essiccatori), l’industry della plastica (es. pressa ad iniezione) e marine e offshore (es. argani, ship and loader).
Per quanto riguarda l’internal mixer è stata abbandonata la tecnologia del mescolatore tangenziale per passare a quella di ultima generazione, quindi con rotori compenetranti a interesse variabile. Lato azionamento Hagglunds, uno dei grossi vantaggi sui mescolatori chiusi è legato alla dinamica molto elevata del sistema rispetto alla soluzione meccanica. Quando vengono caricati nel mescolatore chiuso i componenti di una ricetta, la macchina deve variare in funzione di come deve mescolare la ricetta che è stata inserita e fare delle variazioni velocità, quindi deve aumentare e diminuire finché non si porta alla velocità massima per quando si carica la parte/chimica finale. Tra un cambio di velocità e l’altro con il sistema Hagglunds si ottiene un aumento immediato. Vuol dire che alla fine del batch si recuperano 3 secondi sulla mescola prodotta, che significa un incremento di produzione notevole nell’arco di un anno.