Automazione Plus

Eplan: Eplan Electric P8, Eplan Fluid per processi sotto controlloERT

Nel corso degli anni l’ambito dell’automazione ha subito una profonda metamorfosi, che ha tra l’altro determinato la migrazione dall’elettrotecnica verso l’elettronica. Successivamente ha preso piede la meccatronica, che prevede l’integrazione, in termini concettuali, delle discipline indispensabili per produrre macchine e impianti automatici. Da questo è nata una nuova esigenza, vale a dire quella di integrare, o per meglio dire di far dialogare tra loro, tutti gli strumenti informatici necessari per progettare, fabbricare e assemblare beni strumentali automatizzati.

Sono molte le potenzialità connaturate alla diffusione dei sistemi di automazione che, un tempo presenti in pochi settori di nicchia, hanno conosciuto una crescita esponenziale. Dagli elettrodomestici alla telefonia, dai beni di consumo in generale alle macchine e agli impianti industriali, oggi non esistono praticamente più contesti applicativi nei quali non siano fondamentali gli automatismi. Ma dal momento che non tutti i sistemi di automazione presentano la medesima complessità, stanno anche nascendo nuove esigenze di progettazione nel contesto delle automazioni più piccole. La progettazione degli automatismi, in ogni modo, richiede l’utilizzo di strumenti specifici, come ad esempio il Cad elettrico, che deve rispondere a requisiti ben precisi.

“Chi utilizza questo genere di strumenti è nella maggior parte dei casi di estrazione informatica, necessita di personalizzare al massimo il proprio strumento di lavoro e le funzionalità accessorie, ha bisogno di creare procedure di sviluppo in totale autonomia e di gestire i progetti con elasticità, passando senza problemi da un livello di complessità a un altro. I software devono essere quindi aperti e liberamente integrabili o personalizzabili, devono favorire un orientamento alla progettazione multidisciplinare e un’integrazione spinta tra i diversi sistemi aziendali” spiega Massimo Soldati, amministratore delegato di Eplan Italia.

I software non devono essere perciò rigidi e fini a se stessi, ma devono essere piuttosto delle piattaforme di progettazione modulari, flessibili, intuitive e aperte al dialogo con altri software, che dall’elettrotecnica, dall’automazione e dal controllo sconfinano nella meccanica, nella fluidica e nella pneumatica, con grande cura anche all’integrazione con i sistemi Erp e di gestione della produzione.

Nel contesto delineato i software offerti da Eplan Italia hanno seguito le trasformazioni che hanno avuto luogo nell’ambito dell’automazione industriale, adeguandosi ai cambiamenti e mettendo in campo logiche e funzionalità nuove, in grado di dare un supporto concreto ai processi produttivi. Per aumentare la produttività in azienda, infatti, è necessario poter contare su software d’automazione sempre all’avanguardia, in grado di cambiare davvero il modo di lavorare dei progettisti, un’attività questa logicamente correlata a tutte le altre aree aziendali coinvolte nella realizzazione del prodotto finale.

Software come Eplan Electric P8 ed Eplan Fluid hanno evidentemente seguito alla lettera questa filosofia, tesa a semplificare l’intera operatività aziendale, evidenziando quanto la progettazione elettrica o fluidica non siano attività chiuse e indipendenti, a monte e a valle del loro specifico compito, ma siano invece parti integranti di un esclusivo obiettivo ultimo: l’efficienza produttiva, dove la qualità si unisce alla semplicità e alla rapidità delle procedure. Cad e Cae ricoprono così un ruolo multidisciplinare, che consente di progettare in ambito elettrotecnico, elettronico, fluidico e meccanico, in totale armonia, insieme alle altre attività collegate.

Inoltre, vale la pena sottolinearlo, i software di ultima generazione, che automatizzano molte funzioni di lavoro, riducono anche drasticamente la possibilità di errori e consentono un’operatività in tutta sicurezza.

Eplan Italia: www.eplanitalia.it