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Elettrodomestici intelligenti Whirlpool: Italia in prima fila nella R&SERT

C’è il lavoro di tre tecnici del sito Whirlpool di Cassinetta di Biandronno (VA) nel primo set di elettrodomestici smart (ossia gestibili in remoto da smart phone, tablet e pc) in commercio da quest’anno negli Usa e che verranno lanciati sul mercato italiano tra 18 mesi. Sono Giuseppe Grauso, Ettore Arione e Matteo Fantinato, fisici i primi due, ingegnere il terzo, e fanno parte del team globale “connettività” della multinazionale.

Il team, nato tre anni fa, si è da subito focalizzato sulla ricerca e lo sviluppo della tecnologia smart, in particolare sull’integrazione della tecnologia wi-fi nei modelli di elettrodomestico in vendita sul mercato europeo. «Insieme con il Politecnico di Milano ci siamo concentrati sullo sviluppo di antenne wi-fi ottimizzate per le caratteristiche dei nostri elettrodomestici» spiega Giuseppe Grauso, Technical leader del team. «Con un altro partner abbiamo sperimentato tecnologie innovative che permettessero una connettività robusta nell’ambiente domestico, quella che occorre per il funzionamento degli elettrodomestici. Tutti i risultati ottenuti sono stati condivisi con gli altri componenti del team globale di connettività e hanno contribuito alla progettazione e alla realizzazione del primo set di elettrodomestici connessi in vendita sul mercato statunitense (frigorifero, lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice)».

Il team guidato da Grauso ha anche collaborato con il settore marketing dell’azienda per sviluppare le infrastrutture necessarie a trasferire informazioni tra gli elettrodomestici e i device remoti, smart phone e tablet in primis, ossia quell’estensione di internet che ha il nome di internet delle cose e che è alla base delle sviluppo della domotica e delle smart grid, le reti elettriche intelligenti che rappresentano un altro ambito dell’impegno di Whirlpool nel mondo della connettività finalizzata a ottimizzare l’efficienza energetica del sistema.

«Siamo soltanto all’inizio dell’era della connettività nel settore elettrodomestici» aggiunge Grauso. «Penso, fra i nostri obiettivi, all’integrazione con la filiera alimentare, realizzabile con speciali etichette Rfid che permettono di tracciare il cibo, fornendo quindi al consumatore informazioni, per esempio, sulla scadenza. Sui modelli connessi che lanceremo sul mercato europeo stiamo già lavorando per arricchire le funzioni da remoto, che, oltre ad accendere e spegnere l’elettrodomestico, permetteranno di graduarne l’intensità. Per la cottura ci sarà anche la possibilità di interagire a distanza con il forno sulla base di parametri contenuti nelle ricette assistite, che saranno scaricabili sul proprio smart phone o tablet».

Il lavoro del team connettività non si ferma alla ricerca e allo sviluppo tecnologico all’interno dell’azienda; fa parte, infatti, del gruppo di lavoro del Comitato europeo di normazione elettrotecnica (Cenelec) in relazione alla smart home, per integrare le tecnologie di prodotti elettrici ed elettronici presenti nell’ambiente domestico, e dell’associazione Energy@home, per integrare il funzionamento di elettrodomestici di marchi differenti. Con A2A e il Politecnico di Milano, con il progetto “smart domo grid”, il team è nella fase preliminare della sperimentazione della smart grid su un campione di famiglie di un quartiere di Brescia.