Sarà dedicata alla stampa 3D la nuova business unit di Elmec Informatica, battezzata non a caso Elmec 3D e intende offrire alle aziende e alle università il know-how, la tecnologia e gli strumenti più avanzati per la prototipazione e la produzione di pezzi in 3D, dalla stampa con nylon alla stereolitografia e alla stampa a deposito di filamento.
La stampa 3D può migliorare le prestazioni di una moto, rendendo lo scarico più aerodinamico e leggero, oppure le prestazioni della squadra olimpica di canottaggio, creando un carrello anatomico personalizzato sul singolo atleta, oppure può salvare vite, permettendo ai chirurghi di prepararsi all’intervento su repliche fedeli degli organi del paziente, ricreate a partire dalla tac: questi gli esempi di casi applicativi pratici, già avviati da Elmec 3D, illustrati ieri in occasione del ‘taglio del nastro’ ufficiale del laboratorio di Brunello, in provincia di Varese, dedicato al 3D printing.
La responsabile della nuova business unit sarà Martina Ballerio, 28 anni, laureata in Ingegneria dei materiali presso il Politecnico di Milano e specializzata in nanotecnologie, che guiderà un team di circa 20 persone e collaborerà con università ed enti di ricerca per innovare il settore manifatturiero in Italia. “Elmec 3D mette a disposizione dei clienti un team di specialisti in grado di offrire due tipi di supporto: fornire consulenza e formazione alle aziende affinché comprendano quali tecnologie adottare per avvalersi della stampa 3D a fini produttivi; progettare, produrre o ridisegnare le componenti che i clienti desiderano stampare” afferma Martina Ballerio. “La stampa 3D ha il vantaggio di poter produrre oggetti con qualsiasi geometria, impossibili da creare in modo tradizionale, per diversi settori, dagli accessori moda all’automotive, fino a componenti meccanici. Disponiamo, infatti, delle più recenti tecnologie e materiali per la produzione di prototipi o parti con buone caratteristiche meccaniche”.
Guarda la video intervista a Martina Ballerio
Il laboratorio di Elmec 3D sarà infatti, dotato di nove stampanti, tra le quali anche le HP Jet Fusion 3D 4200 e Jet Fusion 300/500, destinate alla creazione di pezzi funzionali e altri modelli di stampanti che sfruttano tecnologie di manifattura additiva come SLA, FDM, SLS.
Negli spazi del laboratorio saranno presenti ambienti dedicati alla progettazione, alla realizzazione e alle fasi di post-produzione dei pezzi.
Veniamo ai casi pratici…
Elmec 3D ha creato un carrello per il canottaggio dalla forma più ergonomica, che segua le particolarità posturali dell’atleta. In fase di progettazione, la geometria del carrellino è stata riadattata alle caratteristiche fisiche dell’atleta. Il primo prototipo realizzato è stato modificato a seguito di un test e la versione finale è stata montata a bordo della sua barca, consentendo di ridurre i dolori causati dalle lunghe ore di allenamento.
Riproduzione di organi del corpo umano per l’Ospedale Niguarda
Un device per la localizzazione in caso d’emergenza per Everynet e Sapra
Everynet, azienda che sviluppa tecnologie IoT, e Sapra, produttore di soluzioni hardware e software per la sicurezza sul lavoro, hanno creato un device per la geolocalizzazione tramite tecnologie LoRa (Low Power Long Range) e GPS al fine di garantire una precisa e veloce localizzazione della persona dispersa in montagna in caso di emergenza. Elmec 3D ha sviluppato prototipi con una stampante a filamento con PLA per la scocca e un TPU flessibile per le guaine impermeabili facendo poi redesign in base alle funzionalità dell’interfaccia utente. Il secondo prototipo è stato poi realizzato utilizzando la tecnologia MJF di HP per ottenere un case più resistente e dalle caratteristiche ergonomiche uniche, impossibili da realizzare con le tecniche tradizionali. Everynet e Sapra hanno così ottenuto una riduzione di circa 10 volte i costi rispetto alla fresatura da pieno, ottenendo i pezzi richiesti nell’arco di una sola giornata.
AirBox per la moto degli studenti della facoltà di Ingegneria Meccanica Università di Brescia
Elmec 3D ha prodotto un AirBox, scatola contenente il filtro dell’aria, utilizzando un design ottenibile solo con l’utilizzo di additive manufacturing. In questo modo gli studenti hanno potuto ottenere una riduzione di peso e un miglioramento della fluidodinamica, con un conseguente aumento delle prestazioni finali della moto che hanno realizzato per un concorso tra Università. Elmec 3D ha anche realizzato una leva del freno a matrice di nylon con rinforzo in fibra di carbonio che offre resistenza e una riduzione del peso complessivo della moto.