Droni per il controllo delle acque e per il monitoraggio delle strutture subacquee, sistemi robotici per l’esplorazione delle profondità marine e delle aree archeologiche sommerse e anche imbarcazioni senza equipaggio per il soccorso in mare o il trasporto di merci. Dopo il boom dei droni aerei, anche in Italia si moltiplicano i progetti di nuovi robot per impiego in mare e nei laghi, come pure nei bacini idrici e nei grandi fiumi. Un mercato in rapida crescita, che vede già all’opera numerosi centri di ricerca, università e aziende specializzate. I maggiori esperti italiani di questo settore si daranno appuntamento in occasione del “Sea Drone Tech Summit 2018”, il primo congresso in Italia dedicato ai droni e ai robot per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 16 e 17 novembre a Gallipoli (Lecce). “Sarà il primo evento italiano sui ‘sea drone’ e sulle loro applicazioni” ha spiegato l’organizzatore Luciano Castro “e ci consentirà di fare il punto sullo sviluppo e sulle prospettive di questa nuova tecnologia in Italia”.
“Sea Drone Tech Summit 2018” è promosso dall’associazione Ifimedia e organizzato dalla società Mediarkè, lo stesso team che dal 2014 si occupa di “Roma Drone Campus”, il maggiore evento professionale italiano sui sistemi a pilotaggio remoto, giunto ormai alla V edizione. La partecipazione è gratuita ed è riservata ai professionisti del settore, previa registrazione online dal 31 luglio.
Il programma del “Sea Drone Tech Summit 2018” prevede una cerimonia inaugurale con la presenza di istituzioni locali e nazionali, a cui seguiranno tre sessioni: la prima sarà dedicata ai droni sottomarini, la seconda ai droni navali, mentre la terza ai droni aerei per impieghi marini. Parallelamente, si svolgeranno anche dimostrazioni operative dei vari mezzi in vasca e in mare. Le dimostrazioni dei droni in vasca avverranno invece nella piscina semi-olimpionica de Le Sirenè, mentre quelle in mare si svolgeranno presso il porticciolo San Giorgio del Circolo della Vela di Gallipoli. “Saranno presentati droni sottomarini di vario tipo, ad esempio per la mappatura dei fondali, per l’esplorazione di navi naufragate, per la bonifica dei porti e per la manutenzione di condotte o di piattaforme offshore” ha sottolineato Castro “ma anche droni navali per il soccorso rapido in mare e per la sorveglianza di coste, laghi e bacini”.