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Donne nello spazioERT

L’industria spaziale è sempre stata percepita come un feudo tipicamente maschile e, almeno agli albori delle esplorazioni spaziali, questa percezione poteva essere suffragata dalla realtà. Ma già nel lontano 1963 la russa Valentina Tereshkova, partecipando alla missione Vostok 6, divenne la prima donna a volare nello spazio. Esattamente due decenni più tardi, Sally Ride volò a bordo della navetta spaziale STS-7, divenendo la prima donna americana a gravitare in orbita. Dall’inizio di questo secolo, la presenza femminile nello spazio è aumentata notevolmente, con oltre 65 donne che hanno volato nello spazio (dati aggiornati a marzo 2021).

Il controllo a terra delle missioni

Le astronaute non rappresentano l’unico contributo femminile all’esplorazione dello spazio: ingeneri donna e scienziate hanno ricoperto ruoli cruciali nelle stazioni di terra preposte al controllo delle missioni.  Nel 1962, a esempio, la NASA era impegnata nei preparativi per la missione di John Glenn, il primo americano a orbitare intorno alla Terra. Nonostante l’utilizzo di sofisticati sistemi informatici per controllare la traiettoria del complesso volo orbitale dal decollo all’atterraggio, gli astronauti selezionati per questa missione avevano sollevato qualche preoccupazione. Solo grazie al lavoro di un ingegnere donna, Katherine Johnson, che svolse a mano tutta questa mole di calcoli garantendo la concordanza dei risultati con quelli ottenuti dai computer, fu possibile tranquillizzare gli astronauti e procedere con la missione spaziale. Questo storico volo, coronato da successo, fu possibile grazie alle competenze matematiche di Katherine Johnson.

Nancy Roman: la prima ‘Chief of Astronomy’ della NASA

Il soprannome ‘madre di Hubble’ attribuito a Nancy Grace Roman è un riconoscimento del ruolo fondamentale che ha rivestito nel portare a termine la realizzazione di questo famoso telescopio spaziale. Roman è stata la prima donna a ricoprire una posizione dirigenziale alla NASA e anche la prima ad assumere la carica di ‘‘Chief of Astronomy”. Nel suo testamento destinò un generoso lascito per consentire a un maggior numero di donne di intraprendere carriere in ambito scientifico.

Aumenta in tutto il mondo l’importanza del ruolo femminile nelle esplorazioni spaziali

Oggigiorno, vi è un numero senza precedenti di ingegneri donna e molte di loro sono occupate, con risultati lusinghieri, nell’industria spaziale. Di seguito alcuni esempi:

Un numero sempre maggiore di donne con un backgroung scolastico nelle discipline STEM decide di intraprendere una carriera nel settore della tecnologia spaziale e questa tendenza appare decisamente promettente. In ogni caso, la strada da percorrere per raggiungere la parità di genere è ancora lunga. Scienziati e ingegneri donna sono state in prima linea in questo comparto fin dalle fasi iniziali ed è auspicabile che gli importanti risultati che hanno raggiunto ispirino le donne delle future generazioni a seguire le loro orme.