Automazione Plus

Dieci anni di storiaERT

Sviluppata nel 1990 come alternativa economica al cablaggio tradizionale, AS-Interface nasce dall’idea di creare un semplice collegamento in rete di sensori e attuatori binari che fosse in grado di trasportare energia e dati sullo stesso mezzo trasmissivo.
Aperta e normalizzata a livello mondiale con la norma IEC 62026-2, questa soluzione ha permesso di realizzare impianti e circuiti con un notevole risparmio in termini di tempo e costi di cablaggio, oltre a favorire la razionalizzazione e semplificazione delle operazioni di manutenzione. E, a differenza di altri sistemi di networking più sofisticati, questa tecnologia non richiede la presenza di personale dotato di una preparazione specifica per poter essere utilizzata.

Dietro il marchio AS-i

Il nome AS-International identifica l’associazione riconosciuta a livello internazionale che ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere il sistema AS-i e che riunisce attualmente più di 250 soggetti fra produttori e utenti. La presenza del marchio AS-i assegnato dall’associazione su prodotti e dispositivi ne garantisce la totale compatibilità con la tecnologia del cavo giallo.
Oltre che a livello internazionale le attività dell’associazione si sviluppano anche localmente. “Lo scorso maggio è stata decisa la costituzione del consorzio tricolore AS-Italia con sede a Milano, in collaborazione con aziende quali Lapp, Alhof, IFM, Pepperl+Fuchs, Schneider Electric, Siemens, Moeller Electric, Phoenix Contact, Sarma e Hirschman; contiamo che a questi nomi se ne aggiungano presto molti altri”, afferma Aurelio Capuana, vicepresidente di AS-Italia. Associazioni analoghe sono presenti in Europa in Belgio, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Olanda, Svezia e Svizzera, nonché negli Stati Uniti.
“Grazie all’operato di queste organizzazioni, la tecnologia AS-Interface si è evoluta rapidamente fino a raggiungere una completa compatibilità con i bus di campo di livello superiore ed è oggi utilizzata in settori sempre più numerosi dell’automazione industriale”, prosegue Capuana. “Anche l’attività delle associazioni nazionali si è via via modificata nel tempo; mentre nella fase iniziale del processo di sviluppo l’accento veniva posto soprattutto sulla tecnologia, successivamente sono state individuate altre aree di marketing in cui era possibile e opportuno intervenire, favorendo l’apertura di nuovi mercati per i soci”, conclude.

Evoluzione della spec…ifica

“La rete creata con AS-Interface si basa sul principio di comunicazione master-slave, con polling ciclico, senza alcuna limitazione in termini di topologia”, specifica Giacomo Volpe, presidente di AS-Italia. All’inizio, era possibile solo la trasmissione di dati binari tra 31 slave; con la versione 2.1 recentemente sviluppata, però, è salito a 62 il numero degli slave che possono trasmettersi con la massima semplicità dei valori, sia digitali che analogici. Inoltre, la nuova release presenta funzioni di diagnostica avanzate che consentono di avere una visione dettagliata del funzionamento del sistema. Tutti i dati vengono riconosciuti e scambiati automaticamente, senza bisogno di configurare il software, con un tempo di ciclo pari a 5 ms. Nella nuova specifica, con slave versione 2.0 e 2.1 tipo A, il tempo di aggiornamento massimo per le 31 unità rimane di 5 ms, mentre se si utilizzano slave 2.1 tipo A/B il tempo di aggiornamento massimo per le 62 unità è doppio, pari a 10 ms. Questo perché a un primo passaggio vengono interrogati gli
slave A (5 ms), al secondo gli slave B (altri 5 ms). Sulla stessa linea è possibile utilizzare contemporaneamente moduli di entrambe le versioni. Le applicazioni che già utilizzano la release 2.0 possono essere ampliate con moduli 2.1 impiegando però un master 2.1; quest’ultimo, infatti, può egualmente comunicare con slave nuovi o della precedente versione.
Anche AS-Interface 2.1 utilizza un cavo giallo sagomato la cui forma obbliga l’utente a inserire i moduli solo in una data posizione, eliminando la possibilità stessa che si verifichino inversioni di polarità; la tecnica di collegamento a perforazione d’isolante, inoltre, permette la semplice connessione diretta di sensori/attuatori con classe di protezione IP67 nel punto preferito. Anche i problemi di spostamento delle unità sono stati totalmente rimossi grazie alle capacità di autorigenerazione dei cavi.