Un progetto formativo nel campo della produzione e del design di prodotto e di interni che si concentra sull’applicazione delle nuove tecnologie, sulla sostenibilità e sul concetto di economia circolare. Questa è l’essenza dell’iniziativa avviata dal CSIA, Centro scolastico per le industrie artistiche, per un gruppo selezionato di studenti della sua Scuola Specializzata Superiore d’Arte Applicata (SSS’AA), istituzione del Canton Ticino specializzata nella formazione di professionisti nei settori del design visivo e del design di prodotto.
L’iniziativa é avvalorata dalla collaborazione con due aziende d’eccellenza nella trasformazione delle materie plastiche, eXgineering e LATI.
eXgineering è una start-up nata dall’intersezione in ottica creativa tra Scienza dei Materiali e Meccanica di Precisione la quale, forte dell’esperienza nell’ambito della microestrusione in applicazioni speciali, vuole diffondere l’uso di due tecnologie di frontiera: la RAM, Robotic Additive Moulding e l’estrusione dinamica, che permette di alternare materiali con proprietà diverse all’interno del volume di stampa.
LATI è invece una delle più importanti aziende europee produttrici di termoplastici tecnici per uso ingegneristico, che è stata mediatrice della conoscenza tra queste due realtà.
Il cuore del progetto è un ‘modulo’ per l’arredo sostenibile. L’iniziativa coinvolgerà 8 studenti che frequentano il secondo anno del corso di Design di prodotto della Scuola Specializzata Superiore d’Arte Applicata del CSIA nella progettazione e nella creazione di un ‘prodotto e un sistema modulare e modulabile nel settore arredo‘, frutto della sinergia tra le capacità creative e le competenze tecniche degli studenti. Più nello specifico, saranno chiamati a sviluppare un sistema composto da semilavorati (assi, pannelli, mensole) ed elementi di connessione. I connettori, in particolare, dovranno inoltre essere pensati per risultare facilmente modificabili e riproducibili autonomamente con stampanti 3D domestiche.
A seguito dell’introduzione del progetto, avvenuta il 5 settembre, gli otto studenti hanno ricevuto le indicazioni operative per lo sviluppo del proprio lavoro. Nella prima fase, ciascuno svilupperà un concetto di modulo che verrà attentamente valutato da una commissione formata dai docenti CSIA, François Croci e Ignazio Fiume, da Simone Maccagnan e da un board di altri professionisti provenienti da LATI ed eXgineering. La classe si concentrerà poi sulla proposta più promettente, ovvero quella in grado di bilanciare costi e benefici e di garantire semplicità di riproduzione. Entro la fine di novembre, François Croci e Simone Maccagnan sperano quindi di vedere realizzati prototipi innovativi e sostenibili dal punto di vista ambientale.
Durante tutto questo periodo, gli studenti lavoreranno a stretto contatto con i professionisti di eXgineering, che offriranno consulenza e supporto tecnico per l’uso di stampanti 3D industriali, utili per prototipare in tempo reale le proposte; e con gli esperti di LATI, concentrati principalmente sull’aspetto dei materiali da utilizzare per la stampa. I partner industriali si impegneranno infine a condurre la ricerca di industrie interessate a supportare lo scaling-up.
“Gli studenti si misureranno con le sfide che i nostri settori industriali stanno già affrontando: la sostenibilità ambientale, oltre che economica di un progetto; le economie di scala e la possibilità di una produzione domestica nell’epoca del reshoring; e poi ancora la necessità di puntare sul riciclo e il riuso, anche nel mondo dell’arredo – afferma Simone Maccagnan, CEO & Founder di eXgineering -. L’aspetto interessante del compito che abbiamo affidato agli studenti è la finalità di un modulo di questo tipo: la cosiddetta ‘democratizzazione della produzione’. Il fatto di poter riprodurre a casa un oggetto con la stampante 3D supera i limiti della fabbricazione come appannaggio esclusivo di terzi, abbattendo i costi e facilitando la personalizzazione radicale. Il nostro auspicio poi sarà quello di sfruttare la rete industriale alimentata da LATI per ricercare degli implementatori e delle tecnologie efficaci anche su larga scala. Un concept di questo genere lancia, infine, la sfida di conferire all’arredo una vita potenzialmente eterna: quando un mobile non è più funzionale, sarà possibile smontarlo completamente e cambiargli forma secondo nuovi gusti ed esigenze”.