Automazione Plus

Datalogic chiude il 2013 in crescita d’utile ma decrescita nei ricaviERT

Il gruppo Datalogic chiude l’anno 2013 con ricavi pari a 450,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 462,3 del 2012, così come è in calo il margine operativo lordo che passa a 60 milioni di euro nel 2013 contro i 63,2 del 2012.

L’assemblea ordinaria di Datalogic ha approvato il bilancio di esercizio ed esaminato quello consolidato al 31 dicembre 2013. In un esercizio caratterizzato da un andamento a due velocità, debole nella prima parte dell’anno a causa di un contesto macroeconomico ancora rallentato e in progressivo miglioramento nella seconda metà dell’anno grazie ad una graduale ripresa della domanda in tutti i settori di riferimento, il Gruppo Datalogic  chiude con un risultato netto consolidato pari a 26,9 milioni di euro rispetto ai 10,2 milioni di euro dell’esercizio 2012, mentre la capogruppo Datalogic chiude con un utile netto di esercizio pari a 6,9 milioni di euro rispetto a 6,2 milioni dell’esercizio precedente.

L’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario ordinario, al lordo delle ritenute di legge, pari a 16 centesimi per azione (in crescita del 7% rispetto ai 15 centesimi per azione per il 2012).

Inoltre, l’Assemblea ha deliberato la nomina di Pietro Todescato quale nuovo Consigliere, in sostituzione dell’amministratore cessato, confermando la nomina per cooptazione avvenuta in data 20 marzo 2014 da parte del Consiglio di Amministrazione. Todescato, attuale Chief Technology Officer di Gruppo, è in Datalogic dal 1991 e ha trascorso più di dieci anni negli Stati Uniti, dove tuttora risiede, ricoprendo diverse posizioni non solo in ambito R&D ma anche di responsabilità di gestione e sviluppo di significative porzioni del business di Datalogic. Todescato prima dell’ingresso in Datalogic vanta un’esperienza significativa in Telettra e nella sede americana di Olivetti a Cupertino.

Infine, ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad effettuare operazioni di acquisto e disposizione di azioni proprie; le operazioni di buy-back trovano motivazione nella volontà della Società di svolgere un’azione stabilizzatrice che migliori la liquidità del titolo e di utilizzare le azioni in portafoglio nell’ambito di operazioni straordinarie; in particolare, l’autorizzazione riguarda l’acquisto, e la successiva disposizione, fino ad un massimo rotativo di n. 11.689.298 azioni ordinarie, pari al 19,9% del capitale sociale (incluse le azioni proprie già in portafoglio), per il periodo intercorrente tra la data odierna e quella dell’Assemblea che approverà il bilancio per l’esercizio 2014, ovvero per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data dell’odierna Assemblea; secondo il piano approvato, il prezzo di acquisto per ogni azione ordinaria sarà compreso tra il valore nominale di 2 e 22 euro.