Nell’anno finanziario 2012-2013 il Gruppo Keba ha generato un fatturato di 150 milioni di euro, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Lo ha comunicato nella consueta conferenza stampa presso la sede di Linz il Ceo dell’azienda austriaca Gerrthard Luftensteiner (in foto), segnalando la buona posizione conquistata nel settore Industrial Automation e l’incremento di quote di mercato nella Banking Automation. L’analisi di questi due ambiti rivela ancor meglio lo stato di salute dell’azienda e la sua capacità di intercettare le esigenze dei rispettivi mercati e di rispondere con soluzioni ottimali.
Nell’Industrial Automation è significativa l’acquisizione come clienti di importanti OEM nell’ingegneria meccanica e nella robotica; in particolare, le soluzioni Keba sono richieste nei casi di applicazioni robotiche altamente dinamiche o di algoritmi di controllo complessi nell’ingegneria meccanica; ma anche nelle macchine per il packaging, per lo stampaggio a iniezione e nei sistemi di controllo con terminali mobili (sono circa 22.000 gli apparecchi forniti annualmente).
Il settore Banking Automation ha visto crescere considerevolmente il market share di Keba in Germania e Austria grazie soprattutto agli sportelli automatici (ATM), moderni e funzionali, per i quali il mercato riconosce i prodotti Keba come un benchmark della qualità.
Sono comunque settori di forte posizionamento dei prodotti e soluzioni Keba settori come quello postale, logistico e dei terminali per lotterie.
Anche gli altri dati illustrati da Luftensteiner sono di tutto rispetto: a partire dall’export, che si è mantenuto sull’80% (di cui il 64% verso l’Europa e il 16% nel resto del mondo. Significativo l’aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, passati da 21,3 a 24,3 milioni di euro; come pure il costante incremento di dipendenti: erano 760 nel 2011, poi 790 nel 2012 e ora sono 810, distribuiti tra la sede centrale austriaca e le filiali in Germania, Romania, Turchia, Italia, Repubblica Ceca, Usa, Taiwan, Giappone e Cina, e le ultime due arrivate Olanda e Corea del Sud.
L’accenno all’Olanda richiama subito uno dei passi importanti dell’anno appena passato: l’acquisizione della società Delem, specializzata nell’automazione degli impianti di produzione di lamine metalliche e con una rilevante presenza sui mercati asiatici.
Sempre per stare agli esempi locali, vale la pena citare la situazione cinese, dove le quotazioni di Keba, già elevate, sono state confermate ad una recente importante fiera dell’ingegneria meccanica dove 24 espositori mostravano 43 macchine dotate di sistemi di controllo Keba.
E nuovi sviluppi si preparano per l’immediato futuro, sia nel campo dei controlli “all-in-one” sia in quello dei terminali; tutto con l’obiettivo di semplificare le operazioni e di aumentare l’efficienza dei robot e delle macchine in genere.
L’area più interessata alle novità sarà quella dell’energy automation, settore dove Keba è presente attivamente da un quinquennio. In particolare nei sistemi di e-mobility, dove l’azienda di Linz ha fornito già 3.300 stazioni di ricarica ormai operanti in diversi Paesi europei e in Usa: si tratta di sistemi rapidi e sicuri, per aree di parcheggio si pubbliche che private e dove è di primaria importanza la questione della gestione del carico, allo scopo di ridurre i picchi di potenza e rendere tranquillo il processo di ricarica.
Infine, sempre in campo energetico, tecnici ed esperti Keba stanno studiando nuove soluzioni per il risparmio e l’efficienza energetica e per l’ottimizzazione dei controlli; sperimentando sistemi alternativi di riscaldamento con le biomasse (pellet, cippato e legno log) e con le pompe di calore.