Dopo pochi mesi dalla sua nascita e soli tre mesi di operatività, Aita-Associazione Italiana Tecnologie Additive ha raggiunto e superato il traguardo dei 50 soci, dando così vita a una realtà che in maniera trasversale, raggruppa produttori/venditori di macchine, aziende di software per la progettazione, centri di servizio, grandi aziende e pmi che utilizzano le tecnologie additive per la produzione manifatturiera.
A questi si affiancano importanti università e centri di ricerca che assicurano il “serbatoio” di conoscenza e innovazione necessario per far affermare e crescere il settore. Completano la compagine alcuni associati a livello personale che intendono ampliare il proprio bagaglio culturale sul tema o lanciare nuove iniziative imprenditoriali.
“Con il raggiungimento di questo traguardo”, ha commentato Alfredo Mariotti (Segretario Generale di Aita), a margine dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio Direttivo del 31 marzo 2015, “abbiamo avuto la conferma che il settore delle tecnologie additive rappresenta uno dei fattori chiave per la crescita dell’industria manifatturiera meccanica del nostro Paese. Questo grazie al fatto che le macchine basate sui processi additivi consentono di realizzare prodotti sofisticati e customizzati, assumendo così il ruolo di macchine utensili del terzo tipo, poiché integrano l’azione delle macchine utensili (asportazione e deformazione) e di altre tipologie di beni strumentali. Questo permetterà alle nostre aziende manifatturiere di concepire e produrre beni/servizi ad alta innovazione, vincenti sul mercato domestico e estero, favorendo così il rilancio del settore”.