Macchine e impianti completi per l’industria della ceramica, dei metalli, del packaging, del food and beverage e per la produzione di contenitori in plastica e di materiali avanzati: è il core business di SACMI, multinazionale con base a Imola che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,5 miliardi di euro, ha 4.800 dipendenti in tutto il mondo e una fortissima vocazione all’export, che infatti rappresenta l’86% del suo volume d’affari.
La collaborazione con Bosch Rexroth nasce nell’oleodinamica a metà degli anni ’80. Si estende con l’automazione a partire dal 2010 nell’ambito della divisione Closures, Containers & PET di SACMI, che si occupa di stampi per la produzione di flaconi e tappi per bottiglie con applicazioni in ambito detergenza, beauty e beverage e che fattura ogni anno 250 milioni di euro.
Risparmio energetico grazie al motore lineare di Bosch Rexroth
“Quello delle preforme è un settore nel quale siamo entrati 10 anni fa”, spiega il direttore della divisione PET, Moraldo Masi. “Si tratta di una tecnologia molto tradizionale, che esiste da 30 anni, ma noi, grazie alla collaborazione con Bosch Rexroth, siamo riusciti ad apportare alcune innovazioni molto significative” racconta il manager dell’azienda, che ogni anno investe 30-40 milioni di euro in R&D.
Le macchine IPS SACMI per la produzione di preforme in PET sono caratterizzate da alta flessibilità, facilità d’uso, affidabilità e performance. La macchina è composta da tre elementi: una pressa, lo stampo all’interno e un robot che ha il compito di prelevare i prodotti stampati quando sono ancora troppo caldi per essere manipolati o imballati.
Il robot comandato da assi Bosch Rexroth li preleva e termina il loro raffreddamento fuori dalla macchina, consentendo di velocizzare il processo. Per fare questo, il braccio del robot entra ed esce dalla macchina a ogni ciclo ed è proprio per la movimentazione del braccio robotico che interviene il motore lineare MLF di Bosch Rexroth.
L’attenzione all’efficientamento energetico ottenuto grazie al motore lineare e all’alimentatore rigenerativo di Bosch Rexroth è coerente con l’attenzione di SACMI per l’ambiente e la sostenibilità: l’azienda nel 2020 ha ridotto le proprie emissioni di CO2 dell’8% rispetto al 2019, ha riciclato 1.728 tonnellate di materiale, ha utilizzato il 53% di energia da fonti rinnovabili e ha consumato il 15% in meno di acqua.
Una collaborazione che va oltre il rapporto cliente-fornitore
La prima macchina IPS è stata realizzata nel 2012 ed era di taglia medio piccola (220 t di forza di chiusura). “La soluzione studiata in collaborazione con Bosch Rexroth ci ha dato subito grande soddisfazione e abbiamo quindi usato lo stesso motore in tutte le versioni successive, adeguandolo alle rispettive taglie che sono diventate 400 t nel 2015 e 300 t nel 2020-2021”, aggiunge il manager.
“Sin dalla progettazione della prima IPS 220 , l’applicazione che abbiamo sviluppato per SACMI ha rappresentato una grande opportunità di confronto tra i nostri reparti R&D”, racconta Maurizio Stagni, Strategic Customer Management di Bosch Rexroth. “Abbiamo studiato le loro esigenze a tutto tondo, il rapporto è stato di tipo consulenziale. Abbiamo trovato nei loro tecnici una preparazione fuori dal comune, che ha aggiunto grande valore alla collaborazione”, aggiunge.
“Ai clienti la soluzione è piaciuta tantissimo, perché offre grandi vantaggi in termine di manutenzione e gestione”, commenta Masi. “Non essendoci cinghie soggette a usura, la macchina risulta praticamente maintenance free. Inoltre si possono creare profili di accelerazione e decelerazione personalizzati e per questo tipo di applicazione è una soluzione estremamente interessante, che ci ha consentito di distinguerci in un mercato in cui la differenza la fa veramente il dettaglio”, sottolinea.
“L’altro grande vantaggio dato dai motori Bosch Rexroth è la loro capacità di interfacciarsi e dialogare con tutti i controlli, anche di altri fornitori e su qualsiasi piattaforma, senza che questo rappresenti un problema”.
La collaborazione tra Bosch Rexroth e SACMI non conosce pause. Il rapporto tra i due reparti R&D è fitto e ogni anno vengono studiate nuove applicazioni, sempre all’insegna dell’innovazione, del risparmio energetico e della ricerca di soluzioni di stampo quasi sartoriale.
“Attualmente il mercato, soprattutto in Asia, si sta indirizzando verso un packaging sempre più estremo in termini di dimensioni e leggerezza. Insieme a Bosch Rexroth stiamo già mettendo a punto soluzioni e tecnologie alternative che vanno proprio in questa direzione”, conclude Masi.
L’ultima versione della macchina, la IPS 300, verrà portata alla fiera per le materie plastiche e la gomma K, in programma dal 19 al 26 ottobre 2022 a Dusseldorf. I visitatori potranno vedere il motore di Bosch Rexroth in azione sulla macchina, accoppiato agli altri assi di movimento, comandati interamente dal sistema modulare di drive Bosch Rexroth.