Rafforzando le caratteristiche di comunicazione e trasparenza, sui cui si basa il concetto di Industry 4.0, le soluzioni Weidmüller apprezzate all’ultima SPS hanno interessato i tradizionali asset dell’azienda tedesca: interfacce elettriche, gestione della potenza e conversione dei segnali.
Al centro delle soluzioni Weidmuller esposte alla scorsa SPS/IPC/Drives è stato il nuovo sistema di I/O remoto u-remote, a cui abbiamo dedicato un’ampia anteprima, che permette di realizzare quadri elettrici di dimensioni compatte (grazie a moduli larghi solo 11,5 mm) con un numero ridotto di moduli di alimentazione. Il sistema “u-remote” ha ricevuto anche il premo German Design Award, 2014 dalla giuria dell’International Design Council.
Fresca di presentazione a SPS, la D-Series è una gamma di relè modulari multifunzione ad alte prestazioni. I relè hanno 2 o 3 contatti di scambio, display di stato integrato, pulsante di prova. Sono inoltre adatti per la commutazione di elevate tensioni di carico e per un’ampia gamma di tensioni.
Nel catatalogo elettronica Weidmüller ha dato risalto agli alimentatori switching della Serie PROeco caratterizzati da dimensioni compatte (massima profondità 120 mm), ampio range di temperatura operativa (da -25 a +70°C) ed elevato MTBF (oltre 500.000 ore). Per il monitoraggio delle grandezze elettriche i riflettori sono stati puntati su Power Monitor, un analizzatore grafico di potenza e consumi caratterizzato da classe di precisione dell’1%, tempo di aggiornamento del decimo di secondo e requisiti di misura conformi allo standard IEC 62053-21.
Riguardo ai convertitori di segnali le novità principali hanno interessato due famiglie di prodotti. La serie ACT20M dispone ora di convertitori analogici e di temperatura bipolari con l’approvazione per zona 2 (condizioni potenzialmente esplosive). La seconda novità riguarda i convertitori analogici della serie ACT20P. Oltre a isolare galvanicamente i segnali in corrente, i nuovi dispositivi ACT20P si integrano in modo trasparente con dispositivi HART.